Terremoto, le scosse hanno provocato uno scivolamento dei due assi del Vettore

NORCIA – Il terremoto è sempre qualcosa di spaventoso, oscuro e misterioso. La sequenza sismica che sta interessando il reatino dal 24 agosto ha provocato uno scivolamento di circa 10 centimetri di uno dei versanti del monte Vettore, a circa 1500 metri di altezza. Il Monte Vettore è il rilievo montuoso più alto del massiccio dei Monti Sibillini, con i suoi 2.476 metri di altitudine. A osservare la deformazione di un’area di circa 800 metri per 600 sul fianco della montagna sono le nuove immagini radar arrivate dalla costellazione di satelliti Cosmo-SkyMed, sviluppata dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) in cooperazione con il Ministero della Difesa. L’evento sismico, oltre alla rottura della faglia, ha prodotto una serie di fenomeni geologici che si stanno analizzando con dettaglio. Tra questi ci sono frane, scivolamenti, deformazioni del suolo con accuratezza centimetrica, prodotti dalle scosse. Sono emersi fenomeni molto localizzati. Lo scivolamento del monte Vettore non l’unico, ne stanno emergendo altri.

Una zona particolarmente interessante lungo la frattura che fa vedere come due segmenti, uno più a monte e un altro più a valle, distribuisco il movimento e lo sviluppo della frattura. L’università di Urbino insieme ad altri enti di ricerca e università Italiane si è prodigato immediatamente, appena è accaduto l’evento sismico, per acquisire dati sul terreno. Dati che saranno confrontati con i dati sismici, gli ipocentri di tutte le repliche e l’analisi del sismogramma della scossa principale permettono anche di avere indicazioni sulla propragazione sulla frattura stessa. Lo studio di questa faglia – ha concluso Menichetti -, purtroppo dobbiamo ricordarlo ha provocato centinaia di vittime, ci permette di capire come funzionano, e come si generano i terremoti e possono darci indicazioni utili su come costruire e come convivere con i terremoti che interessano la Penisola italiana”

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