Uil Pensionati a muso duro: “Regione si autoassolve ma le condizioni dei pensionati peggiorano”

PERUGIA – “Nessun regalo di Natale sotto l’albero per i pensionati umbri, che concludono l’anno in maniera probabilmente peggiore rispetto a come l’avevano iniziato: nessuna convocazione per le categorie che avevano chiesto alla Regione di essere ascoltate su una piattaforma che metteva nero su bianco proposte e idee, nessuna consapevolezza da parte della presidente della Regione Tesei della deriva umbra e i pensionati esposti ai soliti problemi di sempre: liste d’attesa, medicina del territorio assente e scarsa considerazione”. Così la segretaria generale della Uil Pensionati dell’Umbria, Elisa Leonardi, tracciando un bilancio di fine anno della categoria.

“In tutto questo, la manovra economica del Governo è giunta alle battute finali in Parlamento – spiega Leonardi – ed è andata a rompere il patto sulla rivalutazione delle pensioni in base all’inflazione, con il taglio della rivalutazione. Taglio che, invece, in Umbria non si registra per i vitalizi dei consiglieri regionali che si ritrovano a godere di assegni spropositati in un contesto generale di difficoltà economica e di scarso potere d’acquisto, divorato dall’inflazione”.

“Lo scenario è dunque a tinte fosche – continua Leonardi – e il 2024 non promette bene, tanto più che temiamo che la politica possa essere distratta dalle tornati elettorali, piuttosto che impegnarsi a trovare soluzioni alle questioni che, come rappresentanti dei cittadini, abbiamo a cuore. Le Istituzioni siano più presenti e gli stessi sindaci interpretino il ruolo con più protagonismo sulla medicina del territorio, ne va della salute dei loro cittadini. Da parte nostra, il buon proposito del 2024 è un impegno: continuare ad incalzare i decisori politici, a tutti i livelli e di tutti i colori politici, affinché si possa realizzare una società che metta davvero le persone al centro, con i loro bisogni e le loro esigenze, assicurando loro servizi e assistenza adeguata”.