Umbertide, ricordate le vittime di Serra Partucci e Penetola

UMBERTIDE – Nella mattinata di domenica 30 giugno Umbertide ha ricordato a 75 anni di distanza le vittime degli eccidi di Serra Partucci e di Penetola. Alle celebrazioni in memoria dei 17 umbertidesi uccisi dai nazisti ha preso parte il sindaco Luca Carizia accompagnato dal gonfalone del Comune.
Era il 24 giugno 1944 quando a Serra Partucci cinque giovani vennero trucidati dai tedeschi e soltanto quattro giorni più tardi in un casolare di Penetola, dato alle fiamme, altre dodici persone persero tragicamente la vita.
Le cerimonie di commemorazione sono iniziate a Serra Partucci dove si è tenuta la santa messa presieduta da don Gerardo Balbi. Al termine del rito religioso è stata poi la volta della deposizione della corona di alloro ai piedi del cippo e della stele che ricordano il sacrificio di Natale Centovalli, Domenico Cernic, Bruno Ciribilli, Giuseppe Radicchi e Mario Radicchi.
Successivamente la cerimonia si è spostata davanti al monumento dedicato alla memoria di Antonio Avorio, Carlo Avorio, Renato Avorio, Milena Nencioni Bernacchi, Canzio Forni, Ezio Forni, Edoardo Forni, Guido Luchetti, Conforto Nencioni, Eufemia Nencioni, Ferruccio Nencioni, Erminia Renzini, dove è stata deposta una corona di alloro. In seguito, è avvenuta la deposizione di una corona sulla facciata del casolare dove avvenne l’eccidio di Penetola.
“E’ nostro dovere conservare il ricordo di quei giorni terribili, affinché episodi drammatici come quelli di Serra Partucci e Penetola non accadano più in futuro – ha affermato nel suo intervento il sindaco Carizia – I valori di democrazia, libertà e pluralismo vanno difesi e ribaditi nella pratica quotidiana accettando qualsiasi tipo di confronto politico, senza che questo sfoci mai nella violenza”.