Volley donne, Francesca Lavorenti è fiduciosa: “Anche San Giustino crescerà”

Per il San Giustino Volley, squadra di serie B1 dalle grandi ambizioni, non è stato sicuramente l’esordio che ci si aspettava. Due sono i punti fino ad ora conquistati, per di più in casa. Le due trasferte invece, non hanno sortito gli esiti sperati; l’ultima ha visto soccombere le tifernati per tre set ad uno al cospetto di San Lazzaro di Savena. Non sono mancate certo le recriminazioni, ma il morale della truppa resta alto, consapevole che si può soltanto crescere. Ne è convinta Francesca Lavorenti, 23 anni, regista livornese proveniente dal Napoli, che spazia su diversi temi compreso quello del prossimo impegno, contro Montale Rangone. “Intanto San Lazzaro è una compagine forte e lo ha dimostrato – ha detto la Lavorenti tornando sul match di sabato in Emilia – Detto questo la nostra partenza era stata buona con la vittoria nel primo set, ma la certezza di poter contare su atlete che giocano assieme da diverso tempo è stata il fattore in più per loro, perché hanno ritrovato quelle sicurezze che noi non abbiamo. Sono pertanto cambiati gli automatismi e quindi la partita ha preso un’altra piega, anche se nella seconda frazione l’abbiamo combattuta fino in fondo. C’è poi da dire che, sempre nel secondo set, poco dopo l’inizio si è spenta la luce dell’impianto: nel momento migliore per noi, ci siamo dovute fermare per almeno una ventina di minuti. Il calo dopo i primi due set e mezzo? Perché in allenamento dobbiamo aumentare l’intensità. Il San Lazzaro ci ha bloccate in attacco ed è stato bravo in difesa: peraltro, fa leva anche sulle caratteristiche del proprio impianto, che è più basso del nostro. Dobbiamo poi essere più cattive in fase di conclusione”. Non sono come detto i motivi per recriminare, specie su alcune decisioni arbitrali dubbie, anche se, puntualizza la palleggiatrice, “non abbiamo protestato più di tanto. Anche se sul più bello ci sono stati tolti due punti: uno su un tocco mio con la palla che era finita dentro il campo avversario e non fuori; un altro su una pizzicata a muro che da parte nostra non c’è stata su una schiacciata del San Lazzaro terminata out. Chi lo sa come sarebbe potuta finire! Aggiudicandosi anche il secondo set, ci saremmo se non altro garantite un punto nella peggiore delle ipotesi”. Non sono mancate tuttavia le note positive. Alcune delle quali riguardano proprio la Lavorenti, a segno ben sette volte nonostante il ruolo di impostazione: “Negli ultimi due anni, gli allenatori mi hanno spinto a osare in questo senso. Sfrutto la mia altezza per dare fastidio a muro e per sorprendere in palleggio”. Prossima fermata, il match interno contro Montale Rangone. Si spera in rientri importanti, primo tra tutti quello di Gloria Lisandri: “In effetti, fino a questo momento non siamo mai state al completo ed è accaduto di doversi adattare alle situazioni contingenti come ha fatto Camilla Cornelli, che pur non essendo al top nel ruolo di opposto se l’è cavata bene. La speranza è che Gloria si rimetta a posto per dare il suo prezioso contributo in attacco: ce ne sarà bisogno, perché il Montale è un’altra squadra tosta; anch’esso ha un gruppo già formato da tempo, ma quando noi giochiamo in casa sappiamo farci rispettare. Conto quindi anche sull’importanza del fattore campo”. Infine, spazio alle differenze con il girone D, dove era inserita Napoli, la sua ex squadra: “Fin dall’inizio, mi hanno detto che questo girone è più forte sul piano tecnico. Non esistono per giunta squadre materasso e anche le neopromosse sono da prendere con le dovute molle, per cui ogni partita è un terno al lotto. Siamo tuttavia consapevoli delle nostre potenzialità: lavorando sodo durante la settimana e creando il giusto amalgama, potremo diventare protagoniste anche noi”. Magari già a partire da sabato, quando per San Giustino sarà importante fare risultato pieno per la prima volta quest’anno.

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