Elezioni, la presidente Marini: “No a capri espiatori, il rimpasto non è tabù”
PERUGIA – Il rimpasto non è tabù, ma all’interno di un aggiornamento delle priorità programmatiche per l’Umbria in questo scorcio di legislatura. La presidente della Regione Catiuscia Marini si presenta alla stampa per il suo bilancio delle elezioni politiche, con un occhio a quello che può succedere a Palazzo Donini, suo malgrado al centro di alcune frizioni con i Socialisti. Per la Marini la soluzione è la svolta riformista, rendendo gli assetti istituzionali più coerenti alla nuova agenda, anche con l’apporto della società civile. Quale sarà dunque la testa a cadere ancora non è chiaro e probabilmente non si capirà a breve. “Nessun tabù ma non è all’ordine del giorno”, dice.
“La sconfitta – dice – ci impone di ripartire dal Partito democratico. Questa non è la fase della resa dei conti ma dell’umiltà per capire gli errori. La competizione interna ha fatto perdere l’orizzonte. Voglio ringraziare quindi il segretario regionale Pd che ha decido di rimettere il mandato, dando un segnale. Quando si perde serve l’umiltà per capire gli errori e la determinazione per ripartire e ricostruire”. Una ripartenza che deve essere all’insegna dell’apertura e dell’inclusività. Serve un Pd che non si nasconde e che sa ascoltare”.
“I cittadini – ha proseguito la presidente nella sua analisi – ci hanno dimostrato di essere elettori adulti, premiando la Lega che è l’unico partito ad uscire vincitore. Sull’Umbria il dato nazionale impatta in maniera omogenea”. E quanto al dibattito sui futuri assetti parlamentari: “Il Pd starà dove i cittadini lo hanno collocato, all’opposizione. Abbiamo la necessità di rappresentare le nostre città e le nostre regioni. Serve la ricostruzione di un campo che non sono sigle: il pd deve essere inclusivo e continueremo a farlo, con la necessità di cambiare le modalità grazie all’apporto di soggetti singoli e organizzati, espressione della società civile”.
Non un Pd “blindato” ma “umile e che sa ascoltare”. Una parola sui candidati, ringraziati: “Il loro risultato è collegiale e di questo ci sentiamo tutti la responsabilità, loro sono una parte della qualità del gruppo dirigente regionale. Li voglio ringraziare tutti, sapendo che il voto era più contro il Pd che di valutazione dei candidati”. Dalla presidente anche gli auguri a tutti gli eletti in Parlamento e al collega riconfermato, Nicola Zingaretti.
La presidente non svicola sul rapporto con i Socialisti: “Noi ci siamo comportati con responsabilità. Credo tuttavia che siano chiamati alla responsabilità anche tutti coloro che sono parte integrante di questa maggioranza”.
La Marini in giornata ha incontrato prima il gruppo consiliare dem, poi la maggioranza con i suoi sindaci, soprattutto quelli che andranno al voto.