Per Umbria jazz un’edizione da “cuore oltre l’ostacolo”
Un’edizione “faticosa” di Umbria Jazz 2021, ma dalla Fondazione di partecipazione si dicono “molto soddisfatti” sotto vari punti di vista, perché ha realizzato gli obiettivi che si era prefissata. “Abbiamo lanciato il cuore oltre l’ostacolo” ha sottolineato il presidente Gianluca Laurenzi. Un cartellone – è stato sottolineato a Perugia durante la consueta conferenza stampa di bilancio – segnato dalla presenza ancora del Covid (nel secondo fine settimana anche dal maltempo), ma pure dal ritorno del festival con i suoi soliti dieci giorni dopo la pausa dello scorso anno (con solo un fine settimana di concerti ad agosto).
Risultati, come ha spiegato Laurenzi, “in linea con le previsioni, con circa 8 mila paganti e quasi 300 mila euro di incasso, dopo che le previsioni del bilancio preventivo erano state di 250 mila”. “I conti economici tornano e sono confortanti” per Laurenzi che ha poi ricordato anche che dal costo artistico previsto inizialmente (600 mila euro) si è passati a 370 mila “anche se purtroppo a causa delle defezioni”.
Un’edizione, ha inoltre sottolineato il presidente di Umbria Jazz, che ha contribuito anche alla ripresa del mondo del lavoro dello spettacolo, fermo da un anno e mezzo, con oltre 300 persone dello staff e i quasi 350 musicisti in programma. È stato evidenziato poi come il festival abbia dato l’opportunità a molte aziende del territorio di riprendere l’attività lavorativa ferma da mesi (quasi 70 con circa 600 persone coinvolte direttamente nell’organizzazione dell’evento).
“Sapevamo che era difficile – ha ribadito Laurenzi – ma abbiamo lanciato il cuore oltre l’ostacolo anche perché, insieme all’aspetto economico, esiste quello dell’anima che ci ha permesso di dire noi ci siamo. Non sono state le giornate tipiche con migliaia di persone ad invadere la città, ma è stato senza dubbio un segnale di ripresa di cui tutti avevamo bisogno e che dimostra che si può convivere con questa situazione”.