Assemblea legislativa, niente rimborso del versato per gli “over 65”: c’è già chi batte cassa

PERUGIA – Il capitolo vitalizi è una delle voci di spesa maggiori per l’Assemblea legislativa dell’Umbria, che paga un centinaio di vitalizi di varie cifre, dai 1.500 euro a numeri ben più alti. L’ultimo in ordine di tempo che si è aggiunto a questa lista di fortunati e’ Fabrizio Bracco, politico di lungo corso che è stato anche parlamentare, segretario regionale dei Ds e, ovviamente, consigliere regionale. A riportarlo e’ il Corriere dell’Umbria, che racconta di una chiacchierata con Bracco.

L’ex consigliere regionale racconta di aver tentato la strada di riprendersi le somme versate durante le due legislature, senza però andare ad accendere il vitalizio. Nonostante le due lettere di sollecitazione però il requisito gli è stato negato, avendo superato i 65 anni da consigliere in carica. Ad aggiungersi a questo c’è anche un altro tassello fondamentale: permettere a tutti di richiedere le somme versare potrebbe far saltare anche il bilancio dell’Assemblea legislativa. Ora però Bracco nei primi otto anni avrà indietro i soldi versati, poi sarà un maggiore esborso per le casse di Palazzo Cesaroni. Una chiara convenienza per le finanze invece dei consiglieri: solo una decina quelli che hanno richiesto il pagamento delle somme versate.

Intanto c’è chi si organizza e chiede gli arretrati, come Carla Casciari. La consigliera, entrata a Palazzo Cesaroni al posto di Biancarelli, ha chiesto le indennità di carica anche nel periodo di sospensione cautelativa della sentenza del Tar da parte del Consiglio di Stato.

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