Il partito di Grasso, la Raggi e la fiamma della Meloni

Anchise1/ Pietro Grasso ha finalmente il suo partito “Liberi ed uguali” nato dalla fusione di tre sinistre alla sinistra del PD. Renzi sportivamente gli ha augurato un “in bocca al lupo” anche se non si ricordano grandi performance di partiti di altri magistrati scesi in politica. Da tempo infatti si è spenta la meteora di Antonio Di Pietro mentre quella di Ingroia non si è mai neppure accesa. Quanto brillerà la stella di Grasso?

Anchise 2/ Il ministro Calenda ha scritto una lettera alla sindaca di Roma Virginia Raggi per ricordarle che Roma Capitale non ha ancora previsto il necessario stanziamento in bilancio per migliorare le scuole di Roma dal punto di vista del risparmio energetico e del risanamento strutturale; un progetto che prevede il finanziamento per il 65% da parte dello Stato e del 35% da parte dell’amministrazione capitolina. In precedenza lo stesso ministro aveva definito la Raggi “una turista per caso” per la sua presenza defilata al tavolo del Mise per il rilancio di Roma Capitale. Occorre suggerire a qualche volenteroso dei 5Stelle di ricercare la Raggi e di riaccompagnarla disciplinatamente al tavolo del Ministero.

Anchise 3/ Giorgia Meloni è stata confermata in modo plebiscitario alla guida dei Fratelli d’Italia al congresso di Trieste. Ha presentato anche un nuovo simbolo dove non compare più il richiamo ad AN-MSI. Però è rimasta la fiamma. Forse deve rimanere sempre accesa per riscaldare la memoria del passato, quel passato non sempre esaltante ,che è sempre vivo e caldo in quei movimenti estremisti i cui voti in ogni caso sono sempre utili come ad Ostia.

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