Assisi, la tabella di marcia della Proietti: coalizione civica e respiro internazionale.

È il giorno di Stefania Proietti, sindaca uscente intenzionata a fare il bis. Si presenta con un progetto ancora più ampio dell’ultima volta, con una road map ambiziosa e con lo stesso entusiasmo di cinque anni fa. Alla presentazione di questa mattina trapela ottimismo, si avverte tanta passione e slancio. La competenza c’è e lo ha dimostrato in questo periodo difficile e complicato per l’Italia e Assisi,  la coalizione che la sostiene è ancora più vasta dell’altra volta. Assisi Domani, Assisi Civica, Italia Viva, Demos, Socialisti, Progressisti, Insieme, Autonomi e partite Iva, oltre a Pd e M5S, un’arcipelago di movimenti e associazioni che la sostengono e promettono uno sforzo senza precedenti. Stefania Proietti è una sindaca preparata, mai incorsa in gaffe inutili, affidabile sul piano istituzionale e attenta nei rapporti con le istituzioni nazionali. Si racconta ad Assisi che un anno fa si recò a Roma , dove incontrò il Ministro dei Trasporti e i vertici dell’Anas e tornò a casa con una serie di progetti finanziati sulla viabilità.  Cosa che non riuscì a nessuno dei suoi predecessori. Ci tiene a sottolineare che Assisi ha il dovere di parlare con tutto il mondo, che deve essere protagonista di sfide importanti e che si deve far trovare pronta per il prossimo Giubileo del 2025 e per l’ ottavo centenario della morte di San Francesco, che cadrà nel 2026. La città per lei ” ha due dimensioni, una locale e una di respiro internazionale,  che come ha chiesto Papa Francesco, è destinata a diventare una città-messaggio con sempre maggiore attenzione ai bisogni della gente”. Occorre coraggio,occorrono energie positive e tanta lungimiranza. Per la presentazione della coalizione ha scelto la sala della Conciliazione mettendo al centro del suo intervento “il cittadino”, la persona, perché solo così la politica diventa un servizio nobile. Chi governa Assisi deve avere una visione ambiziosa, che va oltre il quotidiano e l’ordinaria amministrazione. Del resto, ricorda la Proietti, Assisi è l’ Umbria e senza Assisi non c’è l’Umbria.