Coronavirus, due neonati e il virus. Le storie di Beatrice e di un bambino di appena 25 giorni.

Due storie che fanno piangere, un pianto però di liberazione. Due neonati che stanno vincendo la loro battaglia contro il coronavirus, con due famiglie che passano dalla disperazione alla speranza. Il peggio sembra ormai alle spalle, ma abbassare la guardia non è consentito ancora.  Due storie che rappresentano il simbolo di questa fase dell’epidemia. La piccola Beatrice è la neonata bergamasca ricoverata all’Ospedale Papa Giovanni, dopo essere risultata positiva al Covid-19. La iccola è tornata finalmente a casa dopo essere entrata in Ospedale il 5 marzo scorso. Aveva 23 giorni di vita. Alcuni giorni fa il tampone ha dato esito negativo, ma il giorno seguente nuovamente positivo nonostante Beatrice non accusasse nessun sintomo. I medici però sono fiduciosi perchè la bambina cresce, mangia e – come dice la mamma Marta – è tonica. Ora aspettano che Beatrice faccia di nuovo il tampone, ma ha appetito e la mamma ha ricominciato ad allattarla al seno. A inizio di marzo la bambina non mangiava e il pianto non era quello di sempre. Quando è comparsa la febbre è stata portata al pronto soccorso di Bergamo, come da prassi i medici gli hanno fatto il tampone ed è risultata positiva.  ” Ho perso mio nonno e un altro familiare – racconta la mamma – e ho rischiato di perdere mia figlia, che per ora non ha ancora visto il mio volto perchè coperto sempre da una mascherina. Questa storia mi insegna che la vita è imprevedibile ma è anche una cosa meravigliosa “. Fra qualche giorno l ‘incubo sarà finito e Marta potrà mostrare tutto il suo volto a Beatrice. Altra storia storia che sta filando meglio del previsto. E’ in netto miglioramento e fuori pericolo il neonato positivo al coronavirus operato all’Ospedale Salesi di Ancona. Era stato ricoverato il 14 marzo scorso per un problema gastrointestinale e poi risultato affetto dal Covid-19. Finalmente il piccolo paziente respira senza necessità di supporto alla ventilazione e ha iniziato l’alimentazione per via orale. Il piccolo ( nato il 12 marzo), due giorni prima di essere ricoverato, ha lasciato la rianimazione dove era stato trasferito a seguito di un doppio intervento chirurgico, non legato alla positività del virus. In questa Italia che lotta è bello raccontare la storia di due neonati che stanno vincendo la loro prima battaglia della vita. La battaglia per il bene contro il male.