” In carcere perchè è pericoloso”, così il Gip su Fernando Polzoni accusato di due stupri.

Quel ragazzo è pericoloso, va fermato. E’ questa la sintesi  dell’ordinanza  di custodia cautelare in carcere del Gip del Tribunale di Perugia, Angela Avila, nei confronti di Fernando Polzoni, il 19 enne di Bastia Umbra accusato di aver stuprato due ragazzine. Per il giudice – che concorda con la tesi sostenuta dal Procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini –  quel ragazzo denota una spiccata pericolosità sociale ” tale da rendere assai probabile la reiterazione di analoghi comportamenti delittuosi”. In poche parole per i magistrati il 19 enne può essere pericoloso se lasciato libero, potrebbe violentare ancora altre ragazze. Per questo deve stare in carcere.   C’è di più: il Gip Avila stigmatizza che ” nel giro di appena sei mesi ha posto in essere ben due violenze sessuali ai danni di minorenni, con le stesse modalità”. Ora però i Carabinieri vogliono allargare l’attività investigativa per capire se il ragazzo è stato protagonista anche di altre violenze. Lo si capisce dalla stessa ordinanza del Gip che fa riferimento alle indagini dalle quali ” emergono condotte di certo poco consone e forse ulteriori fatti reato dello stesso tipo che devono essere meglio investigati”. Potrebbe quindi allargarsi l’attività investigativa dei Carabinieri su altri fatti avvenuti , sempre di violenza sessuale, ancora rimasti senza responsabili oppure qualche ragazza potrebbe rompere il silenzio e denunciare episodi simili. Del resto è quanto avvenuto in occasione del primo stupro accertato, quello del 12 gennaio scorso. In quella occasione la vittima, una 14 enne, è rimasta in silenzio per diversi giorni prima di denunciare la violenza subita. Per vergogna dirà poi. Solo il 30 gennaio,  diciotto giorni dopo il fatto, si confida con la sorella e due amiche. In questa circostanza sembra  addirittura che  il 19 enne la chiama e la minaccia di non parlare ” altrimenti l’avrebbe fatta picchiare”.  Per fortuna la 14 enne trova il coraggio di denunciarlo ai Carabinieri. Così come lo stupro di mercoledì scorso durante il quale Polzoni conferma la sua spiccata pericolosità e violenza.  Sbatte contro un muro la 15 enne e la violenta. Ma questa volta la ragazzina racconta tutto ai medici e poi ai Carabinieri, che con una indagine lampo arrivano a lui e lo arrestano.