Città di Castello, approvata la ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche

Con i 15 voti favorevoli della maggioranza (Pd, Psi, Lista Civica Luca Secondi Sindaco) e i sei voti contrari della Lega, della Lista Civica Marinelli Sindaco, di Castello Cambia e Fratelli d’Italia, il consiglio comunale ha approvato la ricognizione periodica delle società nelle quali l’ente detiene partecipazioni dirette o indirette  e l’aggiornamento del piano di razionalizzazione delle quote azionarie, condividendo nella generalità degli interventi dei consiglieri comunali e del sindaco Luca Secondi l’esigenza di andare a una valutazione caso per caso, nella commissione consiliare preposta, delle scelte da compiere sulle società partecipate. A tracciare un quadro generale è stato l’assessore al Bilancio con delega alle società partecipate Mauro Mariangeli, che ha commentato nel dettaglio le singole situazioni: il Consorzio Valtiberina Produce, “per il quale è stata avviata la procedura di liquidazione che è prevedibile venga conclusa nel 2022, tenendo conto anche della tempistica per l’incasso dei proventi della vendita dell’immobile di proprietà”; la Fattoria Autonoma Tabacchi, “per la quale l’amministrazione è intenzionata a dismettere la partecipazione azionaria”; Sogepu, “società partecipata di servizi ai cittadini che produce utili e assicura occupazione, strategica per l’ente anche guardando alla gara dell’Auri per la gestione integrata dei rifiuti nell’Alta Umbria per la quale siamo ottimisti e che contiamo possa concludersi con l’affidamento del servizio all’azienda attorno al mese di febbraio 2022”; Tela Umbra, “per la quale, nonostante l’alto valore artistico e morale racchiuso nella preziosa attività portata avanti dalle socie e il forte legame con la storia della città,  il mancato raggiungimento della soglia di fatturato prevista dalla normativa impone la dismissione della partecipazione sociale, fermo restando l’impegno dell’ente a sostenere la valorizzazione del sodalizio attraverso la ricerca di un partner privato che possa supportarne la gestione futura, alla quale teniamo molto”;  Umbra Acque, “nella quale abbiamo una piccola partecipazione a cui non possiamo venir meno, perché la società riveste un ruolo strategico nella gestione del servizio idrico”; Farmacie Tifernati, “un fiore all’occhiello per professionalità e qualità, che eroga servizi fondamentali per i cittadini e che produce utili, per cui non è in dubbio la partecipazione azionaria dell’ente”;  Polisport, “che nonostante la contrazione dei ricavi dovuta alla chiusura degli impianti per la pandemia, resta una partecipazione strategica nell’ottica della promozione dell’impronta sociale dello sport, sulla quale l’amministrazione comunale ha sempre investito per assicurare servizi a costi invariati agli utenti, in particolare ai giovani e alle categorie fragili, potendo contare su una cittadella sportiva che pochi comuni hanno”;  Umbria Digitale, “per la quale il mantenimento della partecipazione è necessario in ragione dei servizi che mette a disposizione dell’attività amministrativa”;  Fintab, “che non presenta i requisiti per il mantenimento della partecipazione, per cui il Comune procederà alla dismissione delle quote detenute”;  Sciovie Monte Nerone, “partecipazione che verrà dismessa, anche se la pandemia ha rallentato il percorso di alienazione delle quote”; Sogeco, “società nella quale il Comune ha una partecipazione indiretta tramite Sogepu e che non è ancora attiva perché legata alla gara Auri per la gestione dei rifiuti, ma che all’atto dell’affidamento sarà importante, perché sarà chiamata a gestire il servizio dei rifiuti a livello di comprensorio dell’Alta Umbria”. Ad annunciare il proprio voto negativo di fronte a “un atto dovuto, identico all’anno scorso, che lambisce soltanto situazioni delle quali dovremmo invece occuparci in distinte sedute in commissione” è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani, che ha richiamato l’attenzione sulla fusione per incorporazione di Polisport in Sogepu, “costata fior di consulenze, senza arrivare a una decisione”, sottolineando che “l’impronta sociale dell’accesso ai servizi sportivi è incompatibile con l’incorporazione societaria” e invitando il Comune a “compiere una scelta politica”. “Anche su Tela Umbra è necessario approfondire il confronto: è un patrimonio da salvaguardare, ma sarà impossibile farlo se si mantengono le sacche di privilegio consentite dalle attuali previsioni statutarie, sulle quali la Regione deve dare un segnale”, ha sostenuto Lignani. Nell’unirsi alla richiesta di un dibattito in commissione “di fronte a una ricognizione piena di criticità”, la capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni ha eccepito su Polisport: “sono d’accordo sul valore sociale dello sport, ma ci sono questioni critiche da affrontare, come la riscossione debiti pregressi il cui piano di rientro non è stato ancora completato, e l’assorbimento da parte di Sogepu, rispetto al quale sembra esserci un capovolgimento di fronte rispetto alle intenzioni iniziali, ma non abbiamo ancora capito quale sia stato l’esito delle ‘due diligence’ lautamente pagate”. La consigliera ha quindi sollecitato “l’audizione in commissione dell’amministratore unico di Sogepu per chiarimenti sul bilancio, con particolare riferimento al forte indebitamento dell’azienda per gli investimenti, e sulla gestione del personale, a proposito della precarizzazione del lavoro causata dal ricorso a un numero di interinali quasi uguale a quello dei dipendenti”. “Anche per Umbra Acque – ha concluso Arcaleni – non darei per scontato che tutto debba rimanere com’è, in particolare il fatto che a comandare sia il privato con il 40 per cento delle quote azionarie”. “Siamo di fronte a una ricognizione, che non è uguale all’anno scorso perché alcune azioni sono state intraprese, ma non dobbiamo parlare né di gestione delle società, né entrare ora nel merito delle decisioni: lo faremo in commissione, sodalizio per sodalizio, con i dovuti tempi”, ha replicato il consigliere del Pd Domenico Duranti. Il sindaco Luca Secondi ha concluso il dibattito chiarendo che “l’approfondimento sulle partecipazioni del Comune sarà demandato alla commissione economica, che affronterà di volta in volta le singole situazioni”. “Le dismissioni di quote seguono la normativa, che è comunque complessa”, ha spiegato il primo cittadino, che ha fatto riferimento a Polisport, “un fiore all’occhiello che vorremmo mantenere nel tempo, perché offre servizi alle tariffe più basse in Umbria e un’impiantistica sportiva di riferimento nazionale”, segnalando come “ogni decisione che coinvolga Sogepu sarà influenzata dall’esito della gara dell’Auri”. A questo proposito Secondi ha spiegato: “il Consiglio di Stato ha confermato che la gara è valida, per cui ci spettiamo che l’Auri proceda alla nuova aggiudicazione del servizio a Sogepu in poche settimane, un passaggio che avrà un favorevole riverbero anche sulle situazioni di precariato del personale dell’azienda”. Il primo cittadino ha poi precisato che “l’indebitamento di Sogepu è frutto degli investimenti per lo sviluppo dell’impiantistica collegata al piano regionale dei rifiuti e al piano industriale per la partecipazione alla gara Auri, che hanno accresciuto il valore della società”. “Per quanto riguarda Umbra Acque – ha aggiunto il sindaco – raccolgo lo spunto della consigliera Arcaleni: sarà importante che Auri riconosca pari dignità ai territori negli investimenti del piano operativo triennale e mi impegnerò affinché ci sia un bilanciamento nelle risorse assegnate per le aree non indicate come beneficiarie dei fondi del Pnrr”.