Omicron trascina l’Umbria in zona gialla: sforate le tre soglie critiche

La curva epidemiologica non accenna a frenare trascinata da un indice di trasmissibilità superiore a 1. Anche in Umbria la variante Omicron, che è ormai dominante, sta facendo decollare il numero dei contagi. Ieri altro record assoluto: 3.967 nuovi casi Covid nella nostra regione, con un tasso di positività del 19,72%, superiore alla media nazionale (17,3%). Gli attualmente positivi in Umbria sono ormai più di 30 mila, una soglia destinata a crescere ancora tanto. Una fase endemica che inizia a mettere sotto pressione il sistema ospedaliero seppure in maniera più lenta e progressiva rispetto alle altre ondate. Fino a ieri i posti letto occupati da malati Covid negli ospedali umbri erano 196, di cui 11 in terapia intensiva. Per fortuna lo scudo vaccinale frena lo smottamento che si sarebbe verificato in assenza  di questa immunità di comunità. Ma sta crescendo velocemente il numero dei pazienti ricoverati negli Ospedali e l’Umbria rischia di virare verso il giallo. Per passare da zona bianca a gialla l’incidenza settimanale dei casi Covid su ogni 100 mila abitanti deve essere pari o superiore a 50, il tasso di occupazione dei posti letto in area medica deve essere superiore al 15% e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva superiore al 10%. In caso si dovesse registrare un’incidenza pari o superiore a 150 , si resta in zona gialla se il tasso di occupazione dei letti nei reparti Covid è uguale o inferiore al 30% o se il tasso di occupazione delle terapie intensive è pari o inferiore al 20%. In questo momento l’Umbria registra valori che sforano le prime tre soglie. Infatti, l’incidenza  settimanale dei nuovi casi è tra le più alte in Italia, il tasso di occupazione dei posti letto in area medica si avvicina al 28% e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è superiore – sia pure di poco – al 10%. Insomma, la curva epidemiologica sta trascinando velocemente l’Umbria in zona gialla.