Città di Castello, bambino morto in piscina durante il centro estivo: due condanne

Era il 15 luglio dello scorso anno quando Gianmaria Ciampelli, un bambino di 5 anni, morì in una piscina di una struttura ricettiva a Città di Castello a seguito di un malore.  Il piccolo Gianmaria – figlio dell’ex allenatore del Perugia e attualmente mister del Porto d’Ascoli (serie D) –  stava frequentando un campus estivo insieme ad altri bambini.  A distanza di un anno è arrivata la prima sentenza con due condanne. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Perugia ha condannato il legale rappresentante della struttura a 1 anno di reclusione e il responsabile del centro estivo a 1 anno e 8 mesi di reclusione. Per entrambi la pena è sospesa. Restano ancora sospese, in attesa di processo, le posizioni di altri due imputati, si tratta di due animatori del centro estivo. Il procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini, che ha condotto le indagini, ha chiesto il processo per quattro persone ritenendole responsabili, a vario titolo, di non aver previsto una idonea organizzazione e di aver omesso una concreta vigilanza sui minori presenti. I genitori di Gianmaria si sono costituiti parte civile ottenendo una provvisionale immediata. Sarà poi il giudice civile a stabilire la quantità del risarcimento. Un anno fa il mondo del calcio umbro e marchigiano si strinse attorno a Davide Ciampelli. In particolare il Perugia calcio, l’Atletico Porto d’Ascoli e la società dell’Ancona parteciparono al profondo dolore che aveva colpito la famiglia del mister.