Città di Castello, presepe nelle scuole: interpellanza di Fratelli d’Italia

CITTA’ DI CASTELLO – Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha presentato un’interpellanza nel question time del consiglio comunale di Città di Castello di giovedì 19 dicembre 2019 sul presepio ed in particolare “sulla pubblicità data dal sindaco Luciano Bacchetta come presidente della Provincia al presepio esposto nel palazzo e dell’esemplare esposto anche nel palazzo comune. Chiedo che il sindaco, a prescindere dal fatto confezionare, tuteli un simbolo culturale dal relativismo e dal laicismo che ci imponiamo nelle dichiarazioni del politicamente corretto. Il presepio sembra che non si possa mettere a scuola: magari dico perché significherebbe che ci sono alunni mossi da impeti spirituali, ma non mi risulta. Gli islamici non sono offesi dal presepio e se qualcuno lo fosse sarebbe per la cultura della jhad, che è orientata alla conquista. La religione islamica non è contraria la Cristianesimo, si pone in maniera parallela ma non antitetica. Chiedo che il comune si attivi per salvaguardare questa parte della nostra cultura, visto che ci si mobilita tanto per le nostre tradizioni culinarie. Oltre la visita a Fico e Alba per promuovere i tartufi, promuoviamo anche le nostre tradizioni”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha risposto che “l’occasione è giusta per ribadire il successo della XX Mostra dei presepi organizzata dagli Amici del presepio Luigi Agnellini di Città di Castello, che quest’anno offre più sedi espositive e al quale il comune contribuisce in modo significativo. L’obiettivo è valorizzare questa arte che nasce dalla nostra storia. Come sindaco ho valorizzato questo evento esternamente, a Palazzo Marino a Milano, a Perugia nel Palazzo di Piazza Italia e in altri contesti. Io credo che, al di là dell’aspetto religioso, il presepe va al di là. E’ la storia e la vera tradizione natalizia. Promuovere l’arte presenile è un dovere più che un piacere. L’argomento del presepe nelle scuole è più delicato: auspico il presepe a scuola che non è un’arma ma un messaggio di fratellanza e di pace universale, un’apertura al dialogo. Comunque sensibilizzerò i dirigenti scolastici. Non possiamo naturalmente imporre niente. Ne approfitto per dire che anche il prefetto durante le vacanze visiterà i presepi”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha espresso apprezzamento per la mostra dei presepi e specificato che “il presepio è una tradizione non solo cristiana ed è simbolo di pace. I magi ed i pastori non erano certo occidentali. Bene sensibilizzare le scuole ma riportare in consiglio un riscontro statistico dei presepi fatti assume un tono minatorio. Un censimento su quanti plessi di ogni ordine e grado invece credo che sia improprio: le scuole hanno autonomia e libertà di insegnamento tutelata dalla Costituzione”. Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, ha parlato di “una filosofia nuova, legata alle diatriba crocifisso sì o no, presepe sì o no ma trovo che sia fondamentale monitorare la voglia di cambiamento. Non nascondiamoci dietro i paroloni: libertà di insegnamento sacrosanta ma come viene interpretata. Indirizzare le menti giovani verso una certa ideologia non va bene. L’insegnante deve essere imparziale”. Nella replica Lignani ha detto: “Per l’anno prossimo proponiamo un presepe nelle scuole tifernati. Il censimento deriva dal fatto che nell’ultimo anno si è parlato del tema di storia alla maturità, dell’educazione civica. Non voglio fare schedature ma riflettere sulle situazioni che scelgono di non farlo. Alcune informazioni non servono per reprimere ma per prevenire l’appiattimento culturale. Se prescindiamo avremo persone preparate su aspetti tecnocratici e scoperti su quelli che formano una coscienza critica. La mia cultura è definita intollerante ma il presepio può essere il modo per parlare dello scomunicato Federico II, che riprese Gerusalemme e al Papa non piacque. Il presepe per sviluppare dibattito e coscienza critica”. Il sindaco ha aggiunto: “L’anno prossimo gli Amici del presepio hanno in animo un concorso nelle scuole per il presepe migliore. Le cose vanno viste in positivo: i nostri preesisti artigianali hanno bisogno di successori, è necessario un ricambio”.