Castello di Postignano, concerto con Alessandro Bistarelli

SELLANO – Nell’ambito della manifestazione culturale “Un Castello all’Orizzonte”, sabato 24 agosto 2019 a Castello di Postignano, Chiesa SS. Annunziata alle 18.30 si terrà un concerto/reading con il pianista ALESSANDRO BISTARELLI e l’attrice DILETTA MASETTI.

Il programma prevede:

Muzio Clementi, Sonata in sol minore op. 50 n. 3 “Didone abbandonata – scena tragica” (1821);

Publio Virgilio Marone, Eneide – Lamento e morte di Didone

L’ingresso è gratuito.

Alessandro Bistarelli, nato a Città di Castello, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio “Francesco Morlacchi” di Perugia, diplomandosi in pianoforte. Si è poi perfezionato a Roma con Eugenio De Rosa e a Genova con Massimiliano Damerini.
Ha inoltre frequentato corsi di interpretazione pianistica con Guido Agosti, György Sandor, Andrea Pestalozza, Konstantin Bogino, Christiane Montandon e, per l’interpretazione bachiana, con Huguette Dreyfus.
Ha frequentato, presso l’Accademia Musicale Pescarese, il corso biennale tenuto dal Maestro Piotr Lachert, conseguendo il Diploma in Didattica Pianistica.
Nell’aprile 2014 ha conseguito, presso il Conservatorio di Musica di Perugia, il Diploma Accademico di Secondo Livello in Discipline Musicali (Pianoforte), sotto la guida del Maestro Stefano Ragni, con votazione di centodieci, lode e menzione d’onore, discutendo una tesi sulle ultime opere pianistiche di Alexandr Skrjabin.
È stato ospite di varie associazioni musicali, tra cui Associazione Musicale Girolamo Frescobaldi di Perugia, Associazione Amici della Musica di Cortona, Festival Internazionale di Musica da Camera Italiana del Comprensorio del Trasimeno, Centro Italiano Diffusione Musica da Camera di Anzio, Associazione Musicale Orfeo Stillo di Paola, Rassegna Musicale Spoltore Musica, Associazione Amici della Musica di Sansepolcro, Festival Max Reger a Merano, Festival Chioggia Laguna d’Arte, Fondazione Monzino a Milano, Casa Menotti a Spoleto, Festival di Musica Classica di Castiglione del Lago, Tetracordo Festival a Isernia e Todi Festival.
Nel 1988 e nel 1990 ha tenuto concerti in Messico a San Louis Potosì, Puebla, Morelia, Acapulco, Còrdoba, Veracruz, Toluca, Guadalajara.
Ha suonato per gli Istituti Italiani di Cultura in Finlandia (Helsinki, dicembre 2002) e in Libia (Tripoli, settembre 2008).
Nel maggio 2006 l’Istituto Polacco di Roma lo ha invitato a tenere un concerto monografico sulle opere pianistiche di Piotr Lachert,  alla presenza del compositore.
Nel marzo 2009 e nell’ottobre 2011 ha tenuto concerti a Yverdon Les Bains (Svizzera) per l’Associazione Culturale Cenacolo e per la Galleria d’Arte Contemporanea Hôtel de Ville.
Da molti anni Alessandro Bistarelli svolge un lavoro di ricerca musicologica sul pensiero compositivo e sull’opera pianistica di Alexandr Skrjabin, di cui è appassionato interprete.
In questa veste, nel centenario della morte del compositore russo, ha registrato per Radio Vaticana un ciclo di quattro trasmissioni, trasmesse nei mesi di marzo ed aprile 2015.
Nel 2016 ha inciso, per la Casa Discografica Sheva Collection, un CD dedicato al ciclo delle ultime composizioni del musicista russo, dal titolo Alexandr Skrjabin ovvero il delirio dell’infinito.
In occasione del concerto skrjabiniano tenuto per l’Associazione Giovanile Musicale di Perugia, il critico musicale Stefano Ragni ha scritto sul “Giornale dell’Umbria”: con una chiara visione interpretativa e una impeccabile scansione dei tempi e dei moduli ritmici che l’autore sviluppò ai limiti dell’informale, Bistarelli ha guidato i suoi ascoltatori verso un mondo pulviscolare e fremente di pulsazioni emozionali che alludono all’estasi cosmica.
Nell’ambito del 102° Congresso della Società Teosofica Italiana ha presentato una relazione su Skrjabin musicista teosofo e  filosofo (2016).
Ha insegnato presso diverse Scuole Medie ad Indirizzo Musicale. Attualmente insegna pianoforte nel Corso Musicale della Scuola Media “Pianciani Manzoni” di Spoleto.
Alessandro Bistarelli ha già suonato a Postignano per la Rassegna “Un castello all’orizzonte” nelle stagioni 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017.

Diletta Masetti nasce a Foligno. Sin da piccola coltiva la sua vocazione artistica, esibendosi a soli quindici anni con attori del calibro di Milena Vukotic e Pietro Biondi in “Parole suadenti”, spettacolo diretto da Anna Leonardi per l’Estate spoletina del 2003. Si affida nella formazione alla danzatrice di fama internazionale Daniela Malusardi che la inserisce in diverse produzioni di danza contemporanea e di teatro danza. Durante il conseguimento della Laurea in “Cultura e Tradizioni del Mondo classico” presso la Lumsa, incontra Gennaro Colangelo, docente e regista, che la vuole come Antigone in “L’ombra di Ares”, spettacolo presentato in occasione della riapertura del Tempio di Giove Anxur a Terracina e al Festival di Maratea nel 2010. Nel 2012 approda all’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico”, dove ha la possibilità di studiare con grandi Maestri del panorama nazionale e internazionale. Nel 2013 vince il Premio SIAE con il testo inedito sul femminicidio intitolato “Mia figlia”. L’incontro con Marco Filiberti la spinge a chiedere un permesso accademico per vestire i panni di Calliope in “Il Crepuscolo di Arcadia: dieci quadri per un’opera mondo”, terza parte della Trilogia documentata da un volume edito dalla casa editrice Titivillus, a cura di Pierfrancesco Giannangeli. Il nucleo del tragico e dell’antico sembrano accompagnarla negli spettacoli ai quali prenderà parte successivamente: “Medea”, per la regia di Gabriele Lavia, “Baccanti”, per la regia di Matteo Tarasco, “Catilina”, per la regia di Carlo Oldani, “Fedra”, per la regia di Mariano Anagni. Grazie alla collaborazione con Emiliano Russo (con lui vince un secondo Premio SIAE nel 2016 per “Mercuriocromo: piccola tragedia familiare”) ha la possibilità di sperimentarsi in messinscene contemporanee (“From Pinocchio” di Emiliano Russo, “Girls Like that” di Evan Placey, “In the night time. Before the sun rises”, di Nina Segal e “Farfalle” di Emiliano Russo). Dal 2014  al 2018 partecipa attivamente alle attività teatrali della Compagnia #SIneNOmine, costituita dall’unione di attori professionisti e detenuti della Casa di Reclusione di Maiano di Spoleto e diretta da Giorgio Flamini che cura diverse regie inserite nella programmazione del Festival dei Due Mondi di Spoleto. L’amore per la musica classica le fa sentire l’esigenza di esprimersi in reading con il Maestro di pianoforte Alessandro Bistarelli e con il Maestro di chitarra classica Ciro Carbone, con i quali esplora rispettivamente gli universi agli antipodi di Alexander Skrjabin e della canzone classica napoletana e del Pentamerone di Giambattista Basile.   Nel 2016 è Costanza d’Altavilla a Jesi in “Il volo dell’aquila. Di come Costanza Imperatrice diede al mondo il figlio Federico II”, festa teatrale di apertura del Festival Pergolesi-Spontini firmata da Franco Dragone per la regia di Gianpiero Francese. E proprio a Jesi tornerà l’anno seguente per interpretare Elisabetta di Valois in “Intorno a Don Carlos. Prove d’autenticità. Kammerspiel 1.1” di Marco Filiberti e per continuare con il regista un percorso facilitato da una comune visione dell’Arte e dell’Uomo e per affinare un metodo performativo puntuale ed “altro”. Nel 2018 interpreta per  lo stesso regista la Visione della Bellezza e lo Spirito della Conoscenza in “Conversation Pieces”, spettacolo tratto dalle opere drammatiche “Cain” e “Manfred” di Lord Byron e nel 2019 inizia le prove del “Progetto Parsifal”, del quale è di nuovo la protagonista femminile. Per la televisione interpreta due monologhi teatrali (tratti rispettivamente da “Stabat Mater” di Antonio Tarantino e da “Il giardino dei ciliegi” di Anton Cechov) per il programma “Colpo di scena” condotto da Pino Strabioli su Rai3 ed interpreta il ruolo di Eliana Borromini per “Il Paradiso delle Signore 3-daily” su Rai1.

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La manifestazione culturale “Un Castello all’Orizzonte 2019”, con il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Sellano, offre al pubblico mostre di fotografia, concerti di musica classica, jazz e contemporanea, presentazioni di libri ed altro. Tutte le iniziative sono ad ingresso gratuito.
Questa ottava edizione aggiunge, di venerdì, rilassanti intrattenimenti musicali per un aperitivo serale nel rinnovato scenario del Giardino delle Rose.
 

Castello di Postignano offre un’esperienza di turismo e di vita sostenibili, fatti di sostanza e di emozioni: case perfettamente restaurate nel rispetto dell’impianto medievale delle architetture, ma caratterizzate da tutte le risorse di una vivibilità moderna – un relais villaggio albergo 4 stelle – un ristorante/trattoria dove, la cucina semplice, l’attenzione alle tradizioni e alla qualità delle materie prime sono la sua filosofia – una caffetteria con  terrazza panoramica – un wine bar “Vini e Oli dell’Umbria” – un centro servizi – l’antica Chiesa della SS. Annunziata, oggi luogo di eventi culturali, artistici e di intrattenimento; qui i restauri hanno svelato affreschi di antica bellezza, tra i quali una Crocifissione del XV secolo apparsa dietro una parete crollata – una biblioteca in collaborazione con l’Associazione INTRA Umbria dei libri salvati, dedicata a giardini, orti e parchi – la sala biliardo – alcune botteghe artigiane – un centro benessere – una piscina riscaldata – una palestra all’aperto “percorso vita” – un campo per il gioco delle bocce – il Giardino delle Rose, ampio terrazzo panoramico tra la collina ricoperta di rose e la vallata, ideale per relax, lettura e intrattenimento.