Castiglione del Lago, ottimo bilancio per gli scavi di Poggio Antico

CASTIGLIONE DEL LAGO – Si è tenuta nella Sala del Consiglio del Comune di Castiglione del Lago, la conferenza stampa per illustrare i lavori fatti ed i risultati raggiunti negli scavi della Villa Romana al Poggio Antico fra Gioiella e Vaiano.

Dopo i saluti di rito da parte del presidente di Archeo Trasimeno Pietro Fiorentini che ha introdotto i partecipanti, ha preso la parola il sindaco Sergio Batino. Il sindaco ha ringraziato in modo particolare gli studenti e gli ospiti americani coinvolti in prima persona  in questo progetto di recupero storico e archeologico. Egli ha inoltre confermato la volontà dell’Amministrazione  di attivare iniziative sul territorio con segnaletica dei percorsi storici, arricchendo l’Antiquarium all’interno di Palazzo della Corgna, organizzando un convegno nazionale per il 2019, nei mesi di maggio o giugno, per far conoscere e promuovere al meglio il nostro territorio.

La Professoressa Rebecca Schindler, responsabile e coordinatrice del progetto, ha sottolineato come questo sia uno dei pochi scavi scientifici nella zona e sia stato possibile grazie alla collaborazione fra l’Umbra Institute e la DePauw University (USA).

Illustrando le diapositive relative agli scavi Rebecca Schindler ha spiegato che sono tre gli obiettivi da raggiungere: comprendere lo sfruttamento del territorio, quale è stata la trasformazione culturale e infine come i Romani abbiano preso la terra agli Etruschi. Nelle ultime tre campagne di scavi si è avuto conferma che le fondazioni sono molto più profonde e stratificate. Gli scavi di questi anni hanno portato alla luce la struttura di una grande costruzione in calcestruzzo romano, in parte distrutta dai lavori agricoli, un complesso termale, molto materiale, brocche, piatti, lucerne pezzi di intonaco colorato, che ci pernetterà di capire come vivevano gli abitanti del complesso.

A conclusione della sua presentazione la professoressa Schindler ha auspicato che la comunità locale sia sempre più coinvolta in questa esperienza che vede impegnati giovani studenti americani sul nostro territorio: “Il primo anno – ha detto – era solo un piccolo gruppo, quest’anno molti se ne sono aggiunti”.

Infine la D.ssa Paola Romi della Soprintendenza Archeologica dell’Umbria si è congratulata per l’iniziativa che permette di approfondire studi e scavi in contesti non solo etruschi, offrendoci una visione più completa della storia archeologica, pittorica e paesaggistica di questo territorio, legando passato e presente, al fine di valorizzarlo sempre di più.

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