“Lu divino inferno de Dante” in scena al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti

SPOLETO – Il Laboratorio dei sogni, fucina artistica dell’Istituto Comprensivo Spoleto 2, ha messo in scena al Teatro Nuovo, una rivisitazione in chiave moderna della Divina Commedia di Dante Alighieri. Lo spettacolo ha avuto come filo conduttore il viaggio negli Inferi di Dante, accompagnato questa volta da un viaggiatore d’eccezione, un bullo come tanti, che purtroppo, violentano e contaminano la nostra società.

Lo spettacolo, che ha visto la partecipazione di numerosi alunni dell’Istituto Comprensivo Spoleto 2, è stato curato dal laboratorio “La Fabbrica dei sogni”, nell’ambito del progetto “Chi non è bullo alzi la mano!” promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Spoleto, per sensibilizzare la comunità sulle tematiche del bullismo e del cyber-bullismo, purtroppo fenomeni sempre più diffusi.

La scanzonata rilettura del poema di Dante, in chiave ironico-giocosa, è nata con la finalità di avvicinare le giovani generazioni al capolavoro massimo della letteratura italiana, facendo loro apprezzare l’aspetto più spontaneo e umano dell’opera, grazie anche all’utilizzo di un linguaggio fresco, vivace e variopinto: il vernacolo spoletino. In un teatro gremito di persone, il Dirigente scolastico Mario Lucidi, ha ringraziato tutti i presenti, le Insegnanti- registe e autrici dell’opera, Sammarco e Tizi, e le Scuole secondarie di secondo grado IPSIA, settore moda, e Liceo Artistico Leonardi, per la realizzazione rispettivamente dei costumi e della scenografia e iconografia che ha fatto da sfondo allo spettacolo. Gli attori in erba sono sembrati dei professionisti della scena e il risultato della loro prestazione è stato uno spettacolo piacevole, organico, senza tempi morti, con una sequenzialità ben costruita e articolata. “Lu divino inferno de Dante” trasferito ai giorni nostri, è stata una commedia divertente, molto ben riuscita, grazie anche all’alternanza tra la declamazione di versi del Sommo Poeta, le battute spiritose legate alla realtà di oggi, e le riflessioni del bullo, che alla fine riesce a redimersi, capire le motivazioni delle sue azioni e ritornare alla realtà con rinnovati propositi. Attraverso monologhi, dialoghi e canzoni, i protagonisti hanno saputo toccare tutte le corde dell’animo umano, proprio come Dante insegna. Il viaggio negli Inferi ha permesso ai ragazzi non solo di conoscere, vivere e apprezzare la Divina Commedia, ma ancor di più, ha permesso loro di interagire, superare i propri limiti, le proprie paure e di consolidare i loro rapporti. Lo spettacolo è nato e ha tratto linfa dal lavoro collettivo, dove attori, cantanti e musicisti hanno creato sul palcoscenico, un’interpretazione nuova dei quadri dell’Inferno dantesco. Le insegnanti Adele Sammarco e Flavia Tizi, coadiuvate dalla preziosa collaborazione della docente Alessandra Natalini e dall’Orchestra dell’Istituto Comprensivo Spoleto 2, magistralmente diretta dal maestro Emanuele Giunta, con Marika Di Cesare, Alessandro Bistarelli e Andrea Bartoccioli, sono riuscite a gestire il folto gruppo di studenti, riuscendo, prove su prove, a concludere, anche quest’anno, l’attività del laboratorio: “La Fabbrica dei sogni” con la bellissima e divertentissima performance. La serata è terminata tra gli applausi fragorosi degli spettatori, che ancora una volta, hanno avuto l’opportunità di assistere all’esibizione di ragazzi volenterosi, capaci, impegnati, seri e motivati, che fanno ben sperare per un futuro in cui, bullismo e cyber-bullismo, siano fenomeni sfocati e lontani dalla realtà cittadina.