Partenza sprint per la 32° edizione di Todi Festival. Cresce l’attesa per ‘Neodervish’, con Ziya Azazi derviscio contemporaneo

TODI – Contaminazione di generi e culture, stili e sperimentazioni: Todi Festival non tradisce le aspettative e si prepara a esordire domani sera al Teatro Comunale (ore 21) con ‘Maratona di New York’, tanto attesa da critica e pubblico prima ancora del suo debutto assoluto. Un esordio teatrale preceduto dalla inaugurazione (ore 18 nella Sala delle Pietre del Palazzo Comunale e ore 19 al Nido dell’Aquila) delle Mostre d’Arte di Auro, Bruno e Celso Ceccobelli.

Occhi puntati anche sulla data di Domenica 26 Agosto quando al Comunale arriverà un’opera di grande spettacolarità in prima nazionale: ‘Neodervish’, ideata e interpretata dall’artista turco Ziya Azazi, danzatore e coreografo.

Dal teatro alla danza dunque gli spettatori si immergeranno nella Turchia delle danze sufi con i suoi dervisci rotanti in cerca dell’estasi mistica, asceti ispirati dalla povertà e dalla danza circolare: una forma di trasmissione dei misteri e della sapienza antica attraverso l’uso e il controllo del corpo.

Proprio il corpo diventa la porta da attraversare per acquisire una coscienza superiore (‘Derviscio’ significa infatti  “colui che cerca il passaggio” ossia la soglia, l’entrata che porta da questo mondo materiale a un differente mondo spirituale) grazie alla danza rituale, archetipo che accomuna i dervisci Turchi a popoli di diversi altri continenti (tra i quali i fachiri indiani).

Nelle danze Sufi vengono tradizionalmente utilizzati strumenti antichi come il nay (flauto verticale) che ha un ruolo mistico, simboleggiando il soffio divino sulle anime degli uomini;  i küdum (piccoli timpani in cuoio ricoperti di pelle di capra con i quali viene scandito il ritmo e gli halile (piatti in rame).

Nel progetto di Ziya Azazi invece sia la danza (quella tradizionale dei Sufi studiata dal danzatore per oltre venti anni) che la musica assumono forme sperimentali.

La musica scandita dal ritmo delle percussioni con il grande tamburo tapan (o davul) vede la presenza del nay ma conta anche sul supporto dell’elettronica; il corpo traccia nell’aria forme nuove.

L’artista ha presentato per la prima volta una rivisitazione di queste danze tradizionali con il suo workshop ‘Dervish in Progress’ (2004).

Attraverso i suoi laboratori cerca di trasmettere tutta l’esperienza acquisita nel tempo, guidando i partecipanti per espandere i loro confini alla scoperta dell’energia e delle potenzialità che si trova all’interno di ognuno di noi.

NEODERVISH

Teatro Comunale | Domenica 26 Agosto | Ore 21.00

  

Danza (Austria, Bulgaria, Turchia) | Prima Nazionale

di e con Ziya  Azazi

e con Alksandar  Petrov, tamburo e tapan

Ivan Shopov, elettronica

Burak  Malcok, ney

Produzione: Stefan Nenkov – 3inSpirit

Neodervish è un nuovo progetto che vede l’artista turco Ziya Azazi reinterpretare in chiave contemporanea la tradizione delle danze Sufi con la presenza di musica dal vivo. Rispetto al precedente lavoro, Neodervish è un’evoluzione che presenta una scenografia rivisitata, e la presenza di tre musicisti al ney, elettronica e tamburo e tapan (il tipico tamburo arabo). Antico e moderno si fondono insieme in modo coerente rispetto all’estetica di Azazi. Presentato con grande successo a Sofia al teatro Ivan Vazov, è stata replicata ben 4 volte e in un’estiva molto acclamata al teatro antico di Plodviv.

 

BIOGRAFIA DI ZIYA AZAZI

Nato nel 1969 ad Antiochia in Turchia, nel 1986 si è spostato a Istanbul dove si è laureato in ingegneria. Negli anni dell’università inizia a studiare danza e dal 1990 al 1994 lavora con il Teatro di Stato di Istanbul dove crea le sue prime coreografie. Nel 1999 riceve il premio durante la Summer Dance Week di Vienna (Dance Web), che comprende una menzione d’onore da parte del Ballett International Magazine come “The Most Outstanding Dancer of the Year for Austria”. Il premio viene ricevuto per la sua performance Unterwegs Tabula Rasa. Tra il 2000 e il 2002 viene scritturato dal Vienna Volksoper, Austria, Theaterhaus Stuttgart, Germania, e dal Grand Théatre di Ginevra, Svizzera. Nel 2004 lavora con Jan Fabré – Trobleyn. Tra il 2005 e il 2007 partecipa alla piece d’Orient della Compagnie Thor. Ha lavorato con molti artisti come Cem Ertekin, Aydin Teker, Sebastian Prantl, Philippe Arlaud, Anne-Marie Gros, Ismael Ivo, Marcia Haydée, Yoshi Oida e Thierry Smits.

Nel 1999 inizia a studiare le danze tradizionali dei Sufi e ha coreografato molte interpretazioni su questo tema come si può vedere in Work in Progress I & II. A queste coreografie hanno partecipato musicisti come Mercan Dede, Sertap Erener e Sabri Tuluğ Tırpan. Due di questi assoli, Dervish in Progress (2004 / Barcelona) e ’Azab (2005 / Sao Paulo) costituiscono il programma Dervish, portato in scena in tutto il mondo. In collaborazione con il musicista francese Serge Adam, ha sviluppato Icons, che è stato presentato per la prima volta a Grenoble, Francia, a Novembre 2007. Il suo lavoro più recente Deplacé è stato presentato a Royaumont, Francia nel dicembre 2008 in collaborazione con il musicista libanese Zaad Moultaka. Ha partecipato a vari festival internazionali tra cui Polyzentral, Hamburg, Liteside, Amsterdam, Teatro Europeo, Torino, Dias de Danza, Barcelona Sitges, Sziget, Budapest, Trafalgar Square, Londra, Images of the Middle East, Copenhagen, Danse en Ville, Brussels-Luxembourg, I-DANS Solists, Istanbul, Les Eclats Choreographiques, Niort, III Festival de Solos y Duetos, Venezuela.

Ha eseguito i suoi lavori al National Museum di Singapore, National Library, Londra, St. Irene Church, Istanbul, Fadjr International Theatre, Tehran, e al gala di inaugurazione del 44° Golden Orange Film Festival, Antalya.

Todi Festival 2018 si svolge con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e con il patrocinio e il contributo del Comune di Todi insieme a: Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Todi, Camera di Commercio di Perugia, ‘Todi. Le filiere del territorio’,  l’Ente Tuderte di Assistenza e Beneficienza ‘La Consolazione’ ETAB.

Sono Sponsor della manifestazione: il Relais Todini, la Cantina Todini e l’Agricola Todini; la Cantina Roccafiore, EMI supermercati, Spazzoni Giuseppe S.p.a, Todi per l’Arte, Graphic masters e Pro Todi.

I Media Partner di Todi Festival 2018 sono: RAI Umbria, Teatro e Critica, La Platea e Saltinaria

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