Per i vent’anno del laboratorio a Foligno anche gli alpini

 

FOLIGNO – Erano arrivati a Foligno per aiutare la città a rialzarsi dalle macerie lasciate dal terremoto del 1997/98. Erano arrivati carichi di solidarietà per aiutare una comunità che nel giro di pochi secondi, il tempo di una scossa, era rimasta senza più nulla. Si erano rimboccati le maniche e avevano lavorato sodo, perché uomini e donne, adulti e bambini non perdessero anche la speranza. Ed ora stanno per tornare. Sono i volontari dell’Associazione Nazionale Alpini, iscritti alle sezioni di Salò, Piacenza e Venezia, il cui contributo fu determinante per la nascita in una nuova veste e la ripresa delle attività del Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, inaugurato il 22 maggio del 1999 e che celebra ora i suoi vent’anni.

Celebrazioni iniziate nell’autunno del 2018 con una serie di incontri tenuti da importanti relatori e dedicati ai cambiamenti intervenuti nella scienza negli ultimi venti anni, e che si preparano ora a concludersi. Sabato 18 e domenica 19 maggio si terrà, infatti, l’ultimo atto che ha l’obiettivo di ringraziare tutti i soggetti che hanno messo a disposizione la loro opera e le loro risorse per la riapertura del Laboratorio folignate, prima struttura pubblica ad esser stata messa a disposizione dei giovani e delle scuole dopo il terremoto che ha colpì Umbria e Marche nel 1997/98. “La ripresa delle attività – spiega oggi il direttore del Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, Pierluigi Mingarelli – è stata una bella pagina di solidarietà, della quale sono stati protagonisti gli enti locali, in primo luogo il Comune di Foligno, la Provincia di Perugia, la Regione Umbria, la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e la Cassa di Risparmio di Foligno, il Provveditorato agli Studi di Perugia e la Direzione scolastica regionale dell’Umbria, le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil e le associazioni degli imprenditori nell’ambito del fondo di solidarietà istituito a favore delle popolazioni colpite dal sisma, numerose imprese pubbliche e private, le scuole della città e singoli cittadini. E con loro anche i volontari dell’Associazione Nazionale gli Alpini”. Ed è per rendere omaggio a tutti loro che si è deciso di mettere a punto un fine settimana di eventi che prenderà il via sabato 18 maggio, alle 17, con l’incontro con i rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e con singoli volontari nella sede di via Isolabella. Alle 21 di sabato, poi, il laboratorio di Scienze Sperimentali accoglierà i volontari dell’Associazione Nazionale Alpini, che hanno partecipato alla ristrutturazione e all’allestimento dei locali, ai quali verrà presentata la struttura com’è oggi. Una struttura che è cresciuta negli anni, passando da 3 a 13 laboratori dotati di numerose e aggiornate attrezzature e strumentazioni scientifiche, e che ha accolto 16.500 classi di scuole italiane di ogni ordine e grado. Tornando al programma del ventennale, la giornata di domenica 19 maggio si aprirà, alle 9, con la Santa Messa nella Chiesa di San Nicolò. A seguire, alle 10.30, l’Auditorium San Domenico farà da sfondo all’esibizione, con repertori propri, del coro dell’associazione Nazionale Alpini della Val Tidone di Piacenza e della Corale del Torrino di Foligno. Concerto che culminerà con l’esibizione comune dei due cori in alcuni canti. Agli ospiti dei due giorni verrà, inoltre, consegnato un attestato di gratitudine per l’impegno manifestato negli anni a sostegno del Laboratorio di Scienze Sperimentali realizzato dagli studenti che hanno frequentato i corsi di progettazione, prototipazione e stampa 3D. Nonostante il momento di festa, però, la struttura di via Isolabella non dimentica la necessità più impellente che è costituita dalla possibilità di disporre di personale stabile per mettere a disposizione delle scuole tutte quelle attività che la rendono unica nella didattica delle discipline scientifiche e che, fra l’altro, non possono essere svolte presso le scuole stesse per mancanza o carenza di laboratori e di attrezzature scientifiche. Per questo i vertici del Laboratorio tornano a chiedere un impegno concreto, alle istituzioni in primis, ma anche a soggetti pubblici e privati.