Quarta tappa per la mostra “Un amore dal grigio al colore” che arriva a Corciano

La mostra fotografica itinerante “Un amore dal grigio al colore” di Claudia Maggiurana e Marco Pareti prosegue il suo tour nei comuni umbri e per la quarta tappa arriva alla sala dell’Antico Mulino di Corciano. Sarà visitabile, ad ingresso libero, nei weekend dal 10 al 13 e dal 17 al 19 giugno, tutti i pomeriggi dalle 15,30 alle 18,30.  L’esposizione è organizzata dall’associazione “Vivo a Colori”, presieduta da Claudia Maggiurana, e gode del patrocinio della Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Corciano, Gal Trasimeno Orvietano, Rtn Radio ed About Umbria.

L’inaugurazione è in programma venerdì 10 giugno alle ore 18 alla presenza, oltre che dei due curatori, della consigliera regionale Simona Meloni e degli assessori di Corciano Andrea Braconi (associazionismo, sport ed innovazione tecnologica) e Sara Motti (scuola e sociale).

La mostra è composta da 35 pannelli che raccontano il percorso intimo della malattia di Claudia, riportati anche in un catalogo, realizzato con il sostegno del Gal Trasimeno Orvietano ed edito da Morlacchi. “A seguito di un percorso intenso e colorato, la mia esperienza della convivenza con un tumore al seno, viene riportata in questa mostra del tutto personale, dove narrerò una storia dal nome tumore o come dico io tuo amore”, spiega Claudia che sarà sempre presente nei giorni di apertura.

L’obiettivo della mostra itinerante è quello di far conoscere le attività dell’associazione, nata per essere di sostegno sia al reparto di Breast Unit dell’ospedale di Perugia, effettuando delle donazioni, sia alle donne colpite da questa malattia e alle loro famiglie, organizzando una serie di appuntamenti per dare un supporto psicologico ed interattivo (come dei corsi di arte, di taglio e cucito, sedute di lettura…) di cui hanno bisogno per non sentirsi abbandonati. Tra le prime finalità c’è quella di contribuire all’acquisto del presidio elettromedicale Omnia, una modernissima apparecchiatura per il tatuaggio medicale. Si tratta di un dispositivo tecnologico con touch screen collegato ad un manipolo che è in grado di eseguire diversi tipi di trattamenti tra cui la ricostruzione non chirurgica dell’areola mammaria e del capezzolo, in modo da ridisegnare in maniera quanto più possibile simile al passato il seno operato.