Sorpresa Burri, a Narni svelata l’opera più piccola del mondo

NARNI – A Narni il 25 febbraio gli amanti dell’artista umbro, Alberto Burri, potranno venire a conoscenza di una sua opera molto particolare, un capolavoro che rappresenta la sua creazione più piccola di sempre. Noto per aver dato forma a grandi opere quali ad esempio il maestoso lavoro artistico realizzato a Gibellina, il Cretto – costituito da un sudario di cemento che custodisce detriti e memoria di un paese distrutto dal terremoto –, domenica prossima nella “Stanza-Ci sono cieli dappertutto” situata in via del Campanile 13, all’interno della mostra Fatti di terra, sarà svelata un’opera misteriosa, «il Burri più piccolo del mondo». L’opera per certi versi riprende in versione più ridotta, appunto il Cretto di Gibellina. Conservata dall’amatore d’arte Luigi Amadei, è composta da una muffa biancastra, che indice un occhio attento a porsi delle domande sulle motivazioni che lo hanno spinto a fare uso di questa materia e sul significato che si cela dietro di essa. L’opera di Burri è un viaggio nella vita, di cui la muffa rappresenta in chiave metaforica alcuni aspetti della sua esistenza; la vita umile, la vita nuda delle cose. Insomma, un’opera piena di significato, che combina efflorescenze di pietra pomice alla pittura a olio, esprimendo con tutta la sua forza la poetica dell’artista.

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