Trafomec: l’azienda “dà buca”, scatta lo sciopero.

Perugia – I lavoratori della Trafomec, riunitisi in assemblea oggi, lunedì 19 ottobre 2020, hanno deciso di rispondere alla provocazione aziendale di rinviare, pochi minuti prima dell’inizio, l’atteso incontro previsto per venerdì scorso, con la proclamazione di uno sciopero di quattro ore, che si terrà domani, martedì 20 ottobre.
“La protesta dei lavoratori della Trafomec arriva da lontano – scrivono in una nota Fiom Cgil, Fim Cisl e Rsu della Tracomec – precisamente dallo scorso gennaio, con ore e ore di sciopero a sostegno della richiesta di svolgere un incontro con la proprietà, per confrontarsi sulle prospettive dello stabilimento. I continui rinvii aziendali, motivati da impegni e situazioni di difficoltà legate al Covid 19, hanno protratto l’attesa fino a ottobre inoltrato, ma quando finalmente i lavoratori pensavano di poter ‘vedere le carte’ della proprietà, la stessa ha posticipato unilateralmente l’incontro previsto, soltanto qualche minuto prima dell’inizio, evidenziando una volta di più l’inesistenza di relazioni industriali. I lavoratori della Trafomec – sottolineano sindacati e Rsu – pretendono rispetto”.

Da qui la decisione di indire quattro ore di sciopero per domani, 20 ottobre, quando una delegazione sindacale sarà a Roma per recuperare l’incontro saltato venerdì. “I lavoratori pretendono di chiarire una volta per tutte quali debbano essere i termini di relazioni industriali utili e necessari per sostenere il futuro di uno stabilimento che, a oggi, è a dir poco nebuloso – affermano ancora i sindacati – Troppe sono le incognite legate al sito produttivo, troppi gli impegni presi e mai mantenuti, troppe le promesse spazzate dal quotidiano dire ‘vorremmo, ma non possiamo’, troppe le delusioni patite dai lavoratori. Pretendiamo un chiaro e serio impegno e un cambio di passo inequivocabile”.
Ma la protesta dei lavoratori della Trafomec è volta a chiedere rispetto anche da parte della Regione Umbria, che, scrivono i sindacati, “nonostante abbia ricevuto molteplici richieste per un confronto sulle dinamiche dell’azienda, ha scelto di rapportarsi solo con la proprietà, eludendo completamente il rapporto con i lavoratori e le loro organizzazioni di rappresentanza”.

“Ricordiamo sommessamente che la partita della Trafomec di oggi è figlia di un accordo sottoscritto in Regione, anche da parte dell’Ente stesso che oggi, cambiando colore, si dimentica tuttavia delle responsabilità politiche e sociali che ha in capo – insistono Fiom, Fim e Rsu – Ribadiamo per l’ennesima volta che la situazione Trafomec riguarda cento lavoratori, con famiglie annesse, ha implicazioni per l’intera Valnestore e non può essere relegata nel dimenticatoio per ‘condizioni politiche’ che poco riguardano le maestranze e la cittadinanza tutta”.
La delegazione sindacale dopo il confronto di Roma convocherà l’assemblea con i lavoratori mercoledì, per discutere quanto emerso e, nel caso di esito negativo, valutare il percorso da portare avanti, in modo da garantire allo stabilimento e agli stessi lavoratori un futuro più certo e più solido.