Valter Baldaccini, il tuo cuore torna in piazza

di Donatella Porzi

Proprio nel giorno del suo compleanno, a pochi mesi dalla sua scomparsa, la città di Cannara, ha deciso di intitolare la piazza principale del Comune al suo concittadino Valter Baldaccini.

Un atto spontaneo, di profonda gratitudine e riconoscenza ad un uomo che ha lasciato un segno profondo nella comunità cannarese e non solo, oltrepassando i confini nazionali, conquistando la stima, il rispetto e l’ammirazione di quanti sono entrati in relazione con una persona semplice, ma ricca di valori.

Partito dalla piccola Cannara, come ricordava sempre ai ragazzi delle scuole che spesso lo invitavano per ascoltare la sua storia – orfano di padre,  la mamma sarta aveva dovuto affrontare tanti sacrifici per farlo studiare -, diventa ingegnere e da lì una coraggiosa, lungimirante azione imprenditoriale lo porta a guidare una delle aziende più importanti della nostra regione.

Più che sul valore dell’imprenditore, che ha saputo esplorare e conquistare mercati esteri, creando lavoro e dando stabilità a tante famiglie, mi piace soffermarmi sull’uomo e sui valori che hanno contraddistinto la sua azione in ogni aspetto della vita. L’ingegnere, come spesso veniva chiamato dai suoi concittadini, ha sempre mantenuto  spontaneità, naturalezza e grande semplicità nei rapporti umani, relazionandosi con grande rispetto con tutte le persone che lo hanno conosciuto. E’ stato per tanti di noi un grande esempio, uno stimolo all’impegno sociale, alla gratuità del dono, alla disponibilità al dialogo, alla comprensione, all’accoglienza, all’ascolto, alla tolleranza.

Sono tanti gli ambiti nei quali Valter si è speso personalmente e nei quali è riuscito a coinvolgere  molte delle persone che gli sono state vicine. Il suo carisma, la sua autorevolezza hanno saputo contaminare molti ambienti, lasciando tanti semi che  hanno prodotto i loro frutti. Valter ci ha lasciato una grande eredità valoriale, che impone a tutti noi la responsabilità di continuare lungo il solco del suo messaggio.

Molti, anche, i ricordi che si affollano nella mia memoria, tanti gli argomenti trattati durante i nostri incontri: la politica locale e nazionale, le nostre suore, le azioni di volontariato, la nostra società di calcio, il nostro futuro, i temi della spiritualità.

Per me Valter è stato un punto di riferimento prima di ogni decisione importante: sempre disponibile, ha sempre trovato il tempo per ascoltare, per condividere, per progettare e sognare un mondo migliore.

La nostra ultima chiacchierata è avvenuta, in un tiepido pomeriggio di marzo, sulla spiaggia di Paestum, vicino al centro di ricerca di Albanella, un’altra delle sue perle imprenditoriali: anche in quell’occasione speranza, ottimismo e uno sguardo proiettato al futuro hanno caratterizzato il tenore del nostro dialogo.

Da oggi in poi, specie quando ci ritroveremo in piazza, a Cannara, sapremo che quel cuore grande e buono di Valter vive nei nostri discorsi e fa ancora più grande, più nobile e maturo il centro di un paese della Valle Umbra che aveva ancora tanto bisogno di lui.

 

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