Disordini dopo Narnese-Foligno, 12 tifosi locali denunciati per più reati. Daspo in arrivo

E’ bastato un gol all’ultimo minuto per scatenare un putiferio. Era l’ 8 ottobre scorso quando allo stadio San Girolamo di Narni la squadra locale ospitava il Foligno, una partita valida per il campionato di Eccellenza Umbra. I falchetti pareggiano all’ultimo minuto utile provocando una inspiegabile e gratuita reazione dei tifosi di casa. Al fischio finale alcuni tifosi locali hanno cercato di raggiungere il settore ospiti dove c’erano una trentina di supporter folignati. La situazione rischiò di precipitare, spuntarono fuori alcuni bastoni e il volto di alcuni tifosi coperto per non farsi identificare. La situazione non precipitò per il coraggio e la professionalità di tre carabinieri della stazione di Narni in servizio alla stadio. Successivamente arrivarono rinforzi da altri comandi dell’Arma e dalla Questura di Terni. A distanza di due mesi arriva la stangata: 12 tifosi della narnese sono stati denunciati dai carabinieri e dovranno rispondere, a vario titolo, di resistenza a pubblico ufficiale, istigazione a delinquere e istigazione a disobbedire alle leggi. Per sei di loro c’è l’aggravante per essersi nascosti il viso ed uno per lesioni personali aggravate. Le indagini dei carabinieri hanno consentito di ricostruire tutti gli episodi di quel sabato pomeriggio. “Alle ore 17, a seguito del pareggio della squadra ospite all’ultimo minuto di gara – spiegano i carabinieri –  un gruppo di tifosi della Narnese, circa 50/60, usciva dal proprio settore e repentinamente si recava presso il cancello della tifoseria ospite presidiato dal dispositivo di militari della stazione carabinieri di Narni in servizio di ordine pubblico, cercando lo scontro fisico con la tifoseria ospite, in prevalenza formata da familiari dei giocatori, che rimanevano fermi nel loro settore. Il comandante del dispositivo di sicurezza avanzava da solo verso il gruppo più attivo composto da circa 20 persone, di cui la maggior parte aveva il volto travisato da sciarpe, fazzoletti e bandiere, ordinando ad alta voce di sciogliere il raduno e desistere dal loro intento violento “. Dalla ricostruzione fatta dai militari dell’Arma sono emerse minacce e intenti violenti. Infatti, lo stesso maresciallo sarebbe stato oggetto di verbali e tentativi di “intento violento”. Proseguono i carabinieri: ” Nei pressi dell’ingresso lato ospiti giungevano circa 100 persone per assistere a quanto accadeva. La presenza di altre persone faceva proseguire il gruppo dei tifosi locali che non intendevano aderire all’ordine di allontanamento e che di contro proseguivano con il reiterare le minacce rivolte sia verso i militari operanti, che non lasciavano il loro passo, sia verso il gruppo dei tifosi ospiti”. Ora dopo le 12 denunce e in arrivo anche il provvedimento del Questore di Terni con la misura del Daspo.