Foligno, le dipendenza al centro dell’anteprima del Festival di Medicina tradizionale

FOLIGNO – Un’anteprima dedicata al tema delle dipendenze quella che accompagnerà la seconda edizione del Festival di Medicina Tradizionale che si terrà a Foligno. Domani, venerdì 4 ottobre, alle 14.30, la Sala Alesini dell’ospedale San Giovanni Battista accoglierà, infatti, esperti di settore, chiamati a trattare uno dei temi più attuali e complessi con cui si confronta quotidianamente la società. In particolare, l’attenzione si concentrerà sulle droghe. A parlarne saranno il dottor Ivano Cenci dell’Usl Umbria 2, la professoressa Emira Maria Ayroldi dell’Università degli Studi di Perugia e la dottoressa Sonia Biscontini, direttore del Dipartimento delle dipendenze dell’Usl Umbria 2. Il convegno, dal titolo “Conferenza sulle droghe e la dipendenza”, sarà però solo il primo di una serie di appuntamenti che seguiranno questo filone. Filone che sarà poi sviscerato all’interno del Festival di Medicina Tradizionale, che si terrà sabato 5 e domenica 6 ottobre. Gli appuntamenti dedicati al tema in questione saranno quelli con il professor Ambrogio Santambrogio dell’Università degli Studi di Perugia dal titolo “Psicofarmaci e quotidianità” in programma per sabato 5 ottobre alle 11.30 a palazzo Trinci; e quello con il dottor Maurizio Grandi che alle 18, a palazzo Candiotti, presenterà il libro “Droghe: ieri, oggi e domani. Tra antropologia e neuroscienze, cura e sballo”. Ma nella prima giornata del Festival promosso dall’Università degli Studi di Perugia, attraverso il dipartimento di Medicina del corso di Laurea in Infermieristica, si parlerà anche di altro. L’obiettivo con cui nasce l’evento – che vede tra i suoi organizzatori Domenico Delfino e Luca Bellagamba, rispettivamente presidente e segretario del Corso di laurea in Inferimieristica e Cristiana Mariani come Event Director – è quello di promuovere corretti stili di vita che prendano le parti dalle tradizioni della medicina, coniugando così gli approcci provenienti da diversi Paesi e creando un ponte tra le culture. Per farlo, sono stati coinvolti esperti da tutta Italia e anche dall’estero, con presenza da India, Turchia e Germania. Occhi puntati, dunque, su esperienze come la mandalaterapia, sulle origini dell’Āyurveda. E ancora workshop sulle resine e lo yoga, sessioni dedicate allo shiatsu e al trattamento dell’Usui Reiki Ryoho, alle campane tibetane, alla cerimonia del tè e alla danzaterapia. Per info www.festivaldimedicina.it