Spoleto e Foligno, contagi tra il personale sanitario: soffrono gli ospedali
Personale ridotto allo stremo, reparti con “truppe” dimezzate e situazioni difficili da gestire. Sono queste solo alcune delle criticità denunciate da Cgil,Cisl e Uil sulle condizioni degli Ospedali, e del territorio, di Foligno e Spoleto. Ci sarebbero, inoltre, dei nuovi contagi tra gli operatori sanitari dei due presidi. ” A Foligno negli ultimi giorni il personale del reparto di neuroriabilitazione è stato pressoché decimato. Medicina e rianimazione sono da mesi in forte sofferenza, con un potenziamento del personale strutturato del tutto insufficiente rispetto alle prestazioni richieste, sia Covid che no Covid”, affermano Titiana Cazzaniga, Luca Talevi e Andrea Russo. ” Lo stesso discorso – ricordano Cgil,Cisl e Uil – vale per l’ospedale di Spoleto con forti carenze organizzative e carenza di figure sanitarie e tecniche. Tra l’altro la conversione in ospedale Covid ha ampliato il bacino d’utenza di quello di Foligno che, con lo stesso personale di prima, sta garantendo ormai da mesi non solo i ricoveri ordinari ma anche quelli numerosi dovuti al virus”. A questo quadro drammatico si aggiungono le carenze sui servizi territoriali che riguardano non solo Foligno e Spoleto ma anche la Valnerina, completamente abbandonata a se stessa. ” Dalla gestione dei tamponi fino all’assistenza domiciliare si assiste sul territorio a diversi disagi, mettendo in discussione le risposte necessarie ai bisogni dei cittadini”, aggiungono i sindacati. C’è poi un disagio che riguarda il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori nelle strategie aziendali, fatte dai vertici dell’ Asl 2. ” Non vengono comunicati nemmeno i numeri dei contagi rilevati nei luoghi di lavoro né i posti letto effettivamente disponibili e quelli occupati né i servizi regolarmente attivi. In questa situazione, oltre ad un problema di trasparenza, sta crescendo demotivazione e sfiducia tra i lavoratori”. Per questo Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro urgente alla Regione e la convocazione del Comitato regionale per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori.