Assemblea pastorale diocesana: l’invito a riscoprire il volto missionario delle parrocchie

GUBBIO – Il volto missionario della Chiesa diocesana e delle parrocchie, il primo annuncio e l’evangelizzazione come impegno delicato e complesso per tutti i battezzati a partire dai laici, l’iniziazione cristiana e la sua importanza per il cammino di fede. La diocesi di Gubbio inizia il nuovo anno pastorale con l’Assemblea ecclesiale che – per due pomeriggi – ha riunito sacerdoti, diaconi, consacrate e consacrati, operatori pastorali laici e fedeli nella Sala dell’ex refettorio del convento di San Francesco.

Il tema dell’annuale incontro della comunità dei credenti era “Perché la nostra gioia sia piena”, in sintonia con l’Assemblea ecclesiale delle otto diocesi umbre che si terrà a Foligno nella seconda metà di ottobre. Due appuntamenti di formazione e riflessione ma anche di dialogo, per condividere con il vescovo Luciano le indicazioni e gli indirizzi necessari alla Chiesa eugubina per ripartire con il nuovo anno pastorale diocesano e con le varie attività parrocchiali.
«Abbiamo ripercorso il desiderio profondo della comunità cristiana – commenta il vescovo, mons. Luciano Paolucci Bedini di annunciare il Vangelo, di donarlo a tutti. Seguendo delle indicazioni molto chiare come quelle dell’Evangelii Gaudium di papa Francesco, sul bisogno di trasformazione e conversione missionaria di tutta la pastorale. Abbiamo verificato il cammino dello scorso anno, in cui avevamo posto l’accento soprattutto sulla gioia, e abbiamo anche riflettuto sul cammino della Chiesa diocesana che in questi ultimi anni, grazie al magistero dei vescovi Bottaccioli e Ceccobelli, aveva approfondito tanti temi di rinnovamento, apertura e investimento sull’annuncio del Vangelo, aperto a molti e alle situazioni particolari che viviamo oggi».
Nella prima giornata di assemblea, il vescovo Luciano ha proposto un vero e proprio “esame di coscienza comunitario”, per valutare le cose buone fatte dalla comunità diocesana e nelle parrocchie durante l’anno ma anche quelle lasciate indietro, trascurate, incompiute.
«Nella seconda giornata – spiega ancora il Vescovo – ci siamo concentrati soprattutto nel provare a individuare gli elementi necessari per una trasformazione missionaria delle nostre parrocchie. Dobbiamo intenderle non più come realtà autosufficienti ma come presidi territoriali della comunità cristiana che vive in mezzo agli altri e che, con la propria testimonianza in primis e poi con la propria iniziativa pastorale, continua ad annunciare il Vangelo in questa nuova stagione che il Papa definisce una “nuova epoca”».
Ecco allora che mons. Paolucci Bedini invita consacrati e laici a lavorare su alcuni elementi che potranno guidare il cammino pastorale negli organismi di partecipazione, nelle parrocchie e nelle zone. In particolare, le parrocchie come luoghi di ascolto e accoglienza, di testimonianza e di annuncio; l’iniziazione cristiana dei bambini e degli adulti per coinvolgere le famiglie; l’importanza della domenica come giorno del Signore e dell’Eucaristia che ne è il “cuore”; la missionarietà della parrocchia e il ruolo “germinale” delle famiglie; la parrocchia come “casa aperta a tutti” e collaborativa con il territorio; sacerdoti, religiosi e laici che possano scoprirsi “nuovi” protagonisti nella vita delle comunità parrocchiali.
«Non dobbiamo pensare più alle parrocchie come singole unità – aggiunge mons. Paolucci Bedini – ma come una rete collegata, in cui c’è anche il contributo delle comunità religiose, delle associazioni, dei gruppi e dei movimenti, all’interno della Chiesa diocesana e con la guida e l’accompagnamento del Vescovo».
Quello che Paolucci Bedini rivolge a tutti a conclusione dell’assemblea è un invito a “studiare” il percorso proposto e a mettersi in discussione all’interno di ogni singola parrocchia, perché ci sia la più ampia condivisione possibile del cammino, un impegno importante per ciascuno nel futuro prossimo. Sottolinea, in particolare, che quello del primo annuncio è un impegno per i battezzati laici prima ancora che per i sacerdoti, perché è la testimonianza di ognuno che converte gli altri.
Dopo l’Assemblea pastorale, domenica 22 settembre torna la festa diocesana per la Dedicazione della Cattedrale, con la solenne concelebrazione eucaristica di tutto il presbiterio, presieduta da mons. Luciano Paolucci Bedini alle ore 17. Sospese le messe pomeridiane in tutta la diocesi.
«Celebreremo tutto questo insieme – conclude il Vescovo – perché la Chiesa madre è segno e scrigno del nostro desiderio di appartenere a questa famiglia dei figli di Dio e di annunciare a tutti la gioia del Vangelo».