Muore per un osso di coniglio nell’esofago: tre medici dell’ospedale di Branca a giudizio

Sarebbe morto per un osso di coniglio che gli ha perforato l’esofago. Il dramma si è consumato nove anni fa all’Ospedale di Branca anche se poi il paziente, dopo un mese di calvario, è deceduto nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Perugia.  Purtroppo nulla hanno potuto i sanitari del Santa Maria della Misericordia in quanto l’esofago era stato perforato dall’osso. Per la Procura della Corte dei Conti dell’Umbria ci sarebbero delle responsabilità e ipotizza per tre medici dell’ospedale di Branca un danno erariale di 700 mila euro, pari all’importo del risarcimento che la Asl Umbria 1 ha erogato ai familiari del paziente deceduto. A parere della Procura l’operato dei medici eugubini-gualdesi è stato lacunoso tanto che successivamente si è reso necessario il trasferimento a Perugia.  Secondo la ricostruzione dell’accusa il paziente, dopo il primo accesso al Pronto soccorso, è stato costretto a tornare di nuovo in ospedale con gli stessi sintomi. Per i legali dei tre camici bianchi non ci sarebbero responsabilità da parte dei loro assistiti e hanno richiesto una perizia tecnica. La corte presieduta da Piero Carlo Floreani si è riservata la decisione.