Ospedale di Branca: attivata l’unità di Osservazione breve cardiologica

Dal primo febbraio presso il presidio ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino sarà attivata l’Unità di Osservazione breve intensiva in ambito cardiologico. L’Usl Umbria 1 sottolinea che si tratta di un metodo “innovativo per ridurre il sovraffollamento del Pronto soccorso, per migliorare l’assistenza dei pazienti di pertinenza cardiologica e che l’ospedale di Branca è il primo in Umbria ad averla aperta”. In tale ambito i pazienti rimangono in carico ai medici specialisti che danno indicazioni all’unità Obi per lo specifico percorso assistenziale, mentre l’assistenza infermieristica viene assicurata dai professionisti del reparto a cui il paziente è stato assegnato. Il progetto è stato realizzato dal direttore del Pronto soccorso Manuel Monti, dal direttore facente funzioni della Cardiologia Euro Antonio Capponi e dal coordinatore infermieristico Simone Cappannelli. L’apertura dell’Obi cardiologico – sostiene l’Azienda sanitaria – è stata “fortemente voluta” dalla direttrice del presidio ospedaliero di Branca Teresa Tedesco, con il sostegno del direttore generale Nicola Nardella, “che punta a supportare una serie di azioni di rinforzo, miglioramento e sviluppo delle strutture afferenti all’Usl Umbria 1″. Un’area dedicata come l’Obi cardiologico può progressivamente consentire di modificare il trattamento dei pazienti con patologie  cardiache croniche o a bassa intensità di cura con l’obiettivo di non ricoverare il paziente ma di studiarlo e trattarlo in un ambiente consono, aumentando l’appropriatezza dei ricoveri. ” Inoltre – sottolinea la Usl Umbria 1 –  l’apertura dell’Obi cardiologico ha un ruolo fondamentale nel ridurre il sovraffollamento dei Pronto soccorsi, rispettando le indicazioni del ministero della Salute sulla riduzione della permanenza dei pazienti”.