Altro blitz al Parco Ciaurro: scattano manette e segnalazioni

TERNI – E’ ternano l’uomo che ieri mattina è entrato in un negozio di abbigliamento in centro, è andato con vari capi in camerino, da dove ne riuscito poco dopo, guardandosi allo specchio le scarpe che aveva appena indossato.

Sempre, facendo finta di provarsi le scarpe, ha guadagnato l’uscita, ma ha fatto scattare l’allarme. La proprietaria lo ha inseguito in strada, dove, proprio in quel momento, stava passando  una pattuglia del Nibbio, gli agenti in motocicletta della Polizia di Stato che lo hanno bloccato.

In realtà, oltre alle scarpe, indosso l’uomo aveva molte magliette, un giubbino legato in vita e una canottiera nascosta nei pantaloni; inoltre, aveva con sé una tronchesina con la quale aveva tolto le placche dai capi.

Disoccupato, 38 anni di età, con precedenti penali per furto, anche molto recenti, sempre ai danni di negozi di abbigliamento e già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo della firma, è stato arrestato in flagranza è alle 13.15 verrà giudicato con rito direttissimo.

 

E’ stato arrestato nei giorni scorsi, per un ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di domiciliare, un cittadino albanese di 32 anni condannato per falso.

La misura, emessa dall’Autorità Giudiziaria ternana, è stata eseguita dalla 3° Sezione della Squadra Mobile che ha rintracciato l’albanese, già conosciuto per spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo dovrà scontare 6 mesi di reclusione agli arresti domiciliari.

Non conosce soste l’attività di contrasto allo spaccio e all’uso di sostanze stupefacenti sul territorio da parte della Polizia di Stato e, con l’arrivo dell’estate, i parchi cittadini sono dei veri e propri “sorvegliati speciali” da parte della Sezione Antidroga della Squadra Mobile, che nei giorni scorsi, durante dei servizi intensificati, predisposti dal Questore Messineo, ha identificato in Parco Ciaurro numerose persone.

Tra queste, due giovani stranieri – di cui un tunisino appena 18enne, trovato in possesso di alcune dosi di hashish – sono stati segnalati come assuntori in Prefettura.

Sequestrato anche un notevole quantitativo di sostanza, trovato in vari punti della vegetazione: 15 involucri contenenti cocaina, 10 contenenti eroina e altri involucri contenenti un totale di 10 grammi di marijuana

E’ stato rintracciato nel centro cittadino dalla Polizia Locale, il cittadino tunisino espulso ieri dalla Polizia di Stato. Privo di permesso di soggiorno, 38 anni, è stato accompagnato all’Ufficio Immigrazione della Questura dove gli è stato notificato il provvedimento di espulsione, ora avrà 7 giorni per lasciare il Territorio Nazionale.

 Continua senza sosta l’azione del Commissariato di Orvieto nell’attività di prevenzione dei reati contro il patrimonio. Infatti, dopo le tre giovani denunciate la scorsa settimana, questa volta ad essere bloccata e portata negli uffici della Polizia di Stato di piazza Cahen è stata una giovane rumena, diciannovenne, che a sua carico aveva diversi provvedimenti di polizia tra cui segnalazioni per reati contro il patrimonio.

La giovane è stata notata da una pattuglia in borghese della Squadra Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza  che, in attuazione di un particolareggiato piano predisposto dal Questore di Terni, Antonino Messineo, per prevenire i reati predatori nel territorio del comune di Orvieto, da tempo sta svolgendo servizi di pattugliamento con auto civetta proprio in una zona dove in passato erano stati segnalati reati contro il patrimonio.

Gli agenti, durante uno di questi servizi di pattugliamento e di controllo del territorio, hanno notato la giovane in atteggiamento sospetto, le hanno chiesto i documenti e, viste le risultanze del terminale, l’hanno accompagnata in Commissariato.

Dai controlli è emerso che la giovane diciannovenne rumena, che finora non era mai stata fermata nel territorio del comune di Orvieto, era arrivata poco prima da Roma con il treno ed era scesa alla stazione ferroviaria, ma non era in grado di giustificare in maniera convincente la sua presenza in città e, in modo particolare, in una zona del quartiere Orvieto Scalo dove in passato erano stati commessi furti e truffe con la tecnica dell’adescamento.

Allora la giovane, sussistendone gli estremi previsti dalla legge, è stata allontanata dalla città e le è stato notificato il divieto di tornare nel comune di Orvieto per i prossimi tre anni.