Arrestato e scagionato per lo scippo mortale, il marocchino torna in carcere

PERUGIA – “Io queste cose non le faccio”. Così si era difeso Nabil Maaloul, finito in carcere e poi scagionato per lo scippo mortale ai danni di Loredano Maranini. Di fatto però l’uomo, appena uscito di galera ha ricominciato la sua attività, tant’è che ora proprio per quella sua occupazione, è tornato in carcere. Ad arrestarlo lo stesso giudice, Lidia Brutti, che lo scarcerò dopo le verifiche sull’alibi del suo delitto. Fu il dna ad incastrare il vero colpevole.  Ora Nabil è di nuovo in carcere per spaccio. A casa aveva cocaina, hashish e marijuana per una sorta di bazar.

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