Assisi, aggredisce turista con un piede di porco e lo minaccia per una manovra sbagliata

ASSISI – Pochi giorni fa un turista olandese, venuto in Umbria con la moglie e i figli per visitare le sue bellezze, decideva di recarsi ad Assisi. A bordo della sua auto percorreva la strada principale di accesso al centro storico in cerca di un parcheggio. Non conoscendo le strade, appena individuato, effettuava all’improvviso una maldestra manovra di svolta che ha avuto l’effetto di “urtare la sensibilità” dell’automobilista in coda subito dopo di lui.

Immediatamente il turista si accorgeva dallo specchietto retrovisore che l’autista del veicolo che lo stava seguendo inveiva nei suoi confronti suonando ripetutamente il clacson. Dopo aver effettuato le sue stesse manovre, l’uomo sorpassava l’autovettura dell’olandese e gli tagliava la strada costringendolo a fermarsi.

A quel punto, l’uomo si avventava con aggressività allo sportello del turista e brandendo una spranga di grosse dimensioni gli urlava frasi che seppur per lui incomprensibili erano di evidente tenore minatorio.
Colto dal timore che quell’individuo potesse fare del male a lui e alla sua famiglia, il turista inseriva repentinamente la retromarcia per fuggire ma urtava un furgone che stava sopraggiungendo.

L’autista del furgone incidentato, un quarantenne nigeriano, accortosi della situazione usciva immediatamente dal mezzo e in soccorso della famiglia olandese, affrontava l’uomo intimandogli di smettere e andarsene. Nel frattempo uno dei due figli del turista, da dentro l’autovettura, riusciva a scattare una foto all’autovettura dell’aggressore in fuga.

In ausilio della Polizia Municipale intervenuta per rilevare l’incidente, giungevano prontamente gli uomini della Squadra Volante del Commissariato P.S. Assisi.

Ricostruita la dinamica degli eventi, gli agenti acquisivano l’immagine fotografica scattata e attraverso la targa dell’autovettura risalivano al suo intestatario. Si trattava di un uomo 60enne, originario del messinese ma da tempo residente a Bastia Umbra, con numerosi precedenti penali tra i quali resistenza a pubblico ufficiale, minaccia, sfruttamento dell’immigrazione clandestina, per i quali è stato anche arrestato.

Gli uomini del Commissariato a quel punto, confermata la pericolosità del soggetto, si mettevano alla ricerca dell’aggressore. Nell’immediatezza battevano al setaccio le strade del centro storico e quelle limitrofe al luogo di residenza dello stesso finchè non decidevano di recarsi presso l’abitazione dove l’uomo era tornato.

Dopo aver provato in un primo momento a negare le contestazioni mossegli, l’uomo confessava agli agenti quanto accaduto giustificando tuttavia il suo comportamento con la poca prudenza avuta dal turista alla guida. Gli agenti procedevano così alla perquisizione della sua autovettura all’interno della quale rinvenivano altresì il palanchino di circa 60 cm, corrispondente alle descrizioni fornite.

Condotto a quel punto presso gli Uffici del Commissariato, il siciliano veniva denunciato per minacce aggravate, violenza privata e possesso ingiustificato di arnesi atti ad offendere.

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