Assisi, si finge interessato all’acquisto e scopre il racket delle bici rubate

ASSISI – Si procacciavano biciclette di valore e le rivendevano, con il passaparola, ai loro acquirenti. Il giro d’affari, ormai ben collaudato, è stato scoperto dagli agenti del Commissariato P.S. Assisi diretto dal Vice Questore Aggiunto della P.d.S. Francesca D. DI LUCA, dopo un’intensa attività info-investigativa. Dopo un lungo periodo di approfondimenti investigativi, i poliziotti sono riusciti ad inserirsi nell’illecito giro d’affari entrando in possesso del numero di telefono utilizzato come “servizio clienti” intestato ad un noto pregiudicato del ‘59 residente a Bastia Umbra.

L’occasione per intervenire si è presentata quando ad essere proposta per l’acquisto è stata una bicicletta che, sulla base della descrizione, risultava compatibile con una rubata alcuni giorni prima nella zona.  Fintisi possibili acquirenti, i poliziotti hanno fissato un incontro con il ricettatore.  All’appuntamento si presentava proprio il pregiudicato, il quale faceva salire a bordo della propria macchina il finto acquirente che altri non era che un agente in borghese, per condurlo nel luogo ove era custodita la bicicletta.  Durante il tragitto, l’uomo non faceva che sottolineare la vantaggiosità dell’offerta, trattandosi di un oggetto del valore di mercato di oltre 10.000,00 euro che l’acquirente avrebbe avuto a meno della metà.  A seguire l’autovettura del ricettatore, una macchina di copertura con altri agenti del Commissariato. Giunti nel luogo interessato, che si scopriva essere la sua abitazione, i poliziotti si qualificavano e lo invitavano a mostrare loro la merce promessa.

Senza scampo, il ricettatore riferiva che la bici sarebbe stata portata lì a breve da un suo complice, un giovane 24enne di Corciano, anch’egli già noto alle Forze dell’Ordine per i suoi numerosi precedenti che, nel 2014, gli sono valsi la misura della sorveglianza speciale con obbligo di dimora e di firma. E infatti dopo pochi minuti entrava nel cortile della casa a bordo di un’auto il “compare”, in compagnia di un altro ragazzo, successivamente identificato in un 42enne, cittadino italiano ma di origine brasiliana, residente anch’egli da tempo a Corciano.  Sui sedili posteriori gli agenti riuscivano ad intravedere i pezzi di una bicicletta smontata in più parti e decidevano di intervenire qualificandosi. I due, vistisi scoperti, con una manovra repentina ed incurante della loro presenza, inserivano la retromarcia e, a forte velocità, si davano alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Ma non hanno fatto molta strada: gli agenti li hanno rintracciati ancora a bordo dell’auto con la quale si erano dati alla fuga. Perquisite le abitazioni e i tre box in uso ad entrambi, i poliziotti rinvenivano una mountain bike munita di una valigetta con pezzi di ricambio che effettivamente corrispondeva a quella rubata pochi giorni prima.

Contattato il proprietario, il mezzo è stato restituito.

Inevitabile per i tre complici la denuncia per concorso in ricettazione. Ai due fuggitivi veniva, inoltre, contestata la resistenza a pubblico ufficiale nonché, al solo 24enne, la violazione degli obblighi imposti dal provvedimento della sorveglianza speciale.  Ma le indagini non si sono fermate e, seguendo la pista già intrapresa, gli agenti del Commissariato, il giorno successivo, riuscivano a fermare alla Stazione Ferroviaria di Santa Maria degli Angeli due giovani, entrambi 17enni, fermi in coda sul binario ciascuno con una bicicletta mountain bike accanto, in attesa dell’arrivo del treno per Perugia. I due, un albanese da tempo residente ad Assisi e un italiano residente a Bastia, entrambi già noti agli agenti, incalzati dalla polizia circa la provenienza delle loro biciclette, riferivano in modo vago ed impreciso di averle ricevute in regalo da non meglio precisati amici, dei quali non ricordavano neppure il nome.

Non riuscendo a dimostrarne il lecito possesso, su disposizione del Pubblico Ministero presso la Procura del Tribunale per i Minorenni di Perugia, le biciclette venivano sequestrate e trattenute presso questo Ufficio.  Immediatamente venivano eseguite anche le perquisizioni domiciliari; presso l’abitazione dell’albanese, veniva rinvenuta un’altra bicicletta tipo mountain bike.  Nel corso dell’attività, messo ormai di fronte alle proprie responsabilità, il minore si decideva a confessare che la bicicletta con cui era stato sorpreso alla stazione era stata da lui rubata presso un grande supermercato a Santa Maria degli Angeli alcuni giorni prima. Inoltre, consegnava agli agenti anche un involucro di cellophane contenente circa 1 grammo di marjuana per il quale è stato successivamente segnalato alla locale Prefettura in qualità di assuntore di sostanza stupefacente. Il complice, invece, dichiarava di aver accompagnato il suo amico alla stazione perché decisi a vendere le biciclette di cui ignorava tuttavia la provenienza.

Ma la sua versione è risultata poco credibile e, per entrambi, è scattata la denuncia per ricettazione.

Ancora in corso gli accertamenti per risalire ai legittimi proprietari delle tre biciclette sequestrate e custodite presso gli Uffici del Commissariato P.S. Assisi delle quali, al fine di rintracciare i rispettivi proprietari, si forniscono i dati:

  • Mountain Bike telaio n. EN14766 modello “RockRider RR5.0” di colore nero con parziali strisce di colore rosso e bianco, con cambio modello Shimano Revoshift;

  • Mountain Bike Cannondale mod. SL4 di colore bianco con cambio modello Shimano Deore, cerchi Maddux DC 3.0;

  • Mountain Bike Denver mod. Hard Call di colore rosso e bianco con parziali strisce verdi, con cambio modello Shimano Saiguan.

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