Dentro ad un calzino un etto di eroina

Era stato subito notato dagli agenti della Polizia di Stato nei pressi del mercatino in via Cairoli, un luogo monitorato costantemente dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile, in quanto frequentato da individui che gravitano nel mondo dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti.

Una faccia nuova che non è passata inosservata e ieri quando lo hanno visto passarsi qualcosa di mano con un giovane ternano, noto tossicodipendente, lo hanno fermato e controllato: al giovane hanno trovato 3 dosi tra cocaina ed eroina, per le quali è stato segnalato in Prefettura, e allo spacciatore18 involucri sempre delle stesse sostanze, oltre a 240 euro in contanti.

Cittadino tunisino, di 37 anni, irregolare, arrivato in Italia in treno dalla Francia poco dopo Natale, a Terni aveva subaffittato una stanza in un appartamento di giovani commercianti indiani a pochi metri dalla zona ed è lì che gli agenti hanno trovato, dentro un calzino, 1 etto di eroina, confezionata in 300 dosi, oltre a vari frammenti di hashish; sotto un mobile, attaccato con scotch da pacchi e ben avvolto nel cellophane, un involucro contenente 2.000 euro.

La droga, per circa 1,50 etti, è stata sequestrata, l’uomo è stato arrestato e nel primo pomeriggio verrà giudicato per direttissima.

Deve trovarsi proprio bene ad Orvieto la cittadina rumena 26enne, fermata di nuovo ieri dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza che l’avevano vista, e riconosciuta, mentre si aggirava tra le auto in sosta di Piazza della Pace.

Residente a Roma, disoccupata, gravata da precedenti penali, notata mentre tentava di adescare anziani per estorcere loro del denaro, era stata allontanata, a fine 2017, con la misura del divieto di ritorno per tre anni a firma del Questore Messineo, misura che la donna ha violato ben nove volte, riportando altrettante denunce.

Dopo questa ultima violazione, è in fase di valutazione da parte del Commissariato di PS di Orvieto, la richiesta all’Autorità Giudiziaria per l’emissione di una misura più afflittiva, considerata la totale mancanza di ravvedimento da parte della cittadina rumena e la sua noncuranza della legge.

 

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