Espulso chiede di rientrare a Perugia per assistere a un processo, arrestato dalla polizia di frontiera

E’ stato espulso in Tunisia nel 2010 per i suoi numerosi reati commessi e per pericolosità sociale. Il 51enne, arrivato a Perugia 25 anni fa come operaio, in passato si è evidenziato per essere tra i primi tunisini a commerciare stupefacenti in città.
Dal ‘98 ha collezionato più arresti per spaccio; nel 2005 gli è stato revocato il permesso di soggiorno.
Ha chiesto al Tar l’annullamento del provvedimento per stare in Italia con i suoi figli ma la sua condotta criminale ha consentito all’autorità giudiziaria di valutare che era opportuno il suo allontanamento dai figli.
Dopo un lungo periodo in carcere nel 2010 è stato espulso e rimpatriato.
Di recente il suo legale ha chiesto di assicurargli il diritto di assistere ad un processo che lo vede imputato per violazione all’obbligo di assistenza familiare, maltrattamenti in famiglia, minacce e mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, commessi a Perugia nel 2009.
Gli è stato concesso il diritto di ritornare in Italia per due giorni dopo i quali far ritorno in patria, per consentirgli di assistere al processo in calendario in questi giorni al Tribunale Penale di Perugia.
Alla Frontiera però la Polizia di Fiumicino ha notato che deve ancora scontare qualche mese di carcere per vecchie condanne: è stato quindi arrestato e recluso in un istituto di pena. In udienza si presenterà con la scorta della polizia penitenziaria.

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