Foligno, picchia la moglie che vuole lavorare e la manda all’ospedale

L’ha menata davanti al figlio di nove anni perché non voleva che la moglie lavorasse. L’ultima aggressione violenta è avvenuta nell’abitazione di Foligno dopo che la donna aveva avuto un colloquio di lavoro. E’ stato proprio il bimbo di 9 anni a chiamare il 112 chiedendo di intervenire immediatamente perché il padre stava picchiando selvaggiamente la mamma. Calci, pugni, strattonata più volte e afferrata al collo: le urla della donna hanno spaventato il piccolo che ha chiamato il 112. La donna, che ha riportato lesioni giudicate guaribili in 21 giorni, ha trovato il coraggio di denunciare il marito dopo le continue violenze e vessazioni. L’uomo,  di origine albanese, controllava  in maniera morbosa la moglie impedendo alla donna di uscire di casa senza il suo permesso. Non poteva frequentare amiche e sorelle, è stata minacciata di morte e sottoposta a continue violenze e aggressioni. Spesso il marito rientrava a casa alterato dall’abuso di alcol. Grazie ai militari dell’Arma della Compagnia di Foligno la donna è stata messa in sicurezza. Il Gip del Tribunale di Spoleto, su richiesta della locale Procura, ha disposto l’allontanamento dell’uomo dalla casa familiare, con divieto di comunicare con la moglie e il bimbo. Nei suoi confronti è stato disposto anche l’applicazione del braccialetto elettronico.