Pasqua e Pasquetta: controlli senza sosta della Polizia a Terni

TERNI – ​Un ponte di intenso lavoro per la Polizia di Stato ternana, impegnata su tutto il territorio cittadino e provinciale con servizi di perlustrazione, in un’attività di prevenzione e controllo volta a garantire il tranquillo svolgimento delle festività pasquali secondo il dispositivo messo in atto così come programmato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Nei tre giorni di controlli disposti dal Questore Carmine Belfiore sono state identificate 250 persone e controllate 70 autovetture, fermate soprattutto nei luoghi di attrazione turistica; l’attività di controllo è stata estesa anche ai locali pubblici, al fine di prevenire e contrastare la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche ai minori. Monitorate anche le cerimonie religiose, sia a Terni che ad Orvieto.
E nella fitta rete dei controlli sono incappati tre pluripregiudicati: il primo arrestato è un ternano 34enne che da mesi collezionava denunce per furto in esercizi commerciali; tossicodipendente e sottoposto all’obbligo di firma, è stato sorpreso durante l’ennesimo furto in un negozio cittadino e, a seguito della direttissima, il Giudice, il dr. Massimo Zanetti, considerata la reiterazione e valutata la sua pericolosità sociale, ne ha disposto la detenzione per 1 anno.
​L’altro arrestato è stato fermato dagli agenti della Volante, ieri mattina sul tardi, mentre a piedi transitava in via Dante; dal controllo in banca dati, effettuato sul posto grazie all’utilizzo dei tablet messi a disposizione recentemente dal Comune di Terni, è emerso che si trattava di un latitante.
Italiano di 63 anni, senza fissa dimora in Italia, colpito da un ordine di cattura della Procura Generale della Repubblica di Perugia, presso Corte di Appello Perugia, è stato portato in carcere per espiare 1 anno e 7 mesi per violenza sessuale e pornografia minorile.
Ancora un arrestato, questa volta della Squadra Mobile: originario del napoletano, con una lunga sfilza di precedenti penali per truffa e falso, 63 anni e senza fissa dimora, nonostante la condanna, si era reso irreperibile ed aveva continuato a vivere di truffe e di espedienti, ricorrendo a carte clonate e a documenti contraffatti, ma gli investigatori della 3° Sezione della Squadra Mobile, dopo un rapido accertamento, lo hanno trovato a casa di conoscenti e lo hanno portato nel carcere ternano, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere della corte di Appello di Roma.
​Sempre durante l’attività dei controlli del territorio, le pattuglie della Squadra Volante hanno rintracciato un rumeno e un italiano, proveniente da Rieti, già destinatari di un divieto di ritorno in città. Sono stati denunciati per non aver ottemperato alla misura.
​Inoltre, durante i servizi quotidiani di controllo alle persone sottoposte alle misure alternative alla detenzione, un italiano di origini tunisine, è stato denunciato per la violazione della sorveglianza speciale, mentre un marocchino per l’evasione dagli arresti domiciliari.
Numerose in questi giorni anche le richieste di intervento; tra le chiamate al 113, quattro hanno portato ad altrettante denunce per maltrattamenti in famiglia. Protagonisti degli episodi, non collegati fra loro: un italiano, un albanese, una marocchina e una tunisina che si sono resi responsabili dell’odioso reato in seno alla propria famiglia, con l’aggravante della presenza di minori.
Nei servizi finalizzati al contrasto e alla prevenzione della vendita e somministrazione di bevande alcoliche ai minori, il personale della Divisione della Polizia Amministrativa e Sociale e dell’Immigrazione, ha effettuato numerosi controlli nei supermercati, nei locali cittadini del centro storico e in una discoteca della prima periferia cittadina.
Effettuando vari passaggi, gli agenti hanno verificato gli orari di chiusura, la regolarità delle autorizzazioni e la somministrazione delle bevande all’interno dei locali, in uno dei quali è stata accertata la violazione per la somministrazione oltre l’orario di chiusura. E’ scattato il verbale, che prevede una sanzione da 5.000 a 20.000 euro. Lo stesso locale è stato anche sanzionato perché un addetto alla vigilanza non indossava il prescritto tesserino di riconoscimento.

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