Perugia, catturato spacciatore di Fontivegge con numerosi precedenti penali

PERUGIA – Catturato un noto spacciatore di Fontivegge, tunisino pluripregiudicato, colpito da un pesante provvedimento restrittivo emesso dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Perugia. Il protagonista è H. B. S., tunisino del 1987, irregolare sul territorio nazionale ed a Perugia senza fissa dimora, nel febbraio 2015 colpito da un provvedimento restrittivo che ne disponeva l’immediata cattura. Provvedimento duro, motivato dal “cumulo” giuridico di numerose sentenze di condanna comminate a suo carico per cui doveva essere arrestato per scontare una pena, ormai residua, al netto dei periodi trascorsi già in regime cautelare, pari a più di 5 anni di reclusione ed a 21mila euro di multa.

Le condanne che hanno originato tale dispositivo sono tutte passate in giudicato e relative a procedimenti penali per diverse violazioni della normativa sull’immigrazione clandestina (Dlgs. 286 del 1998), e per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti (art. 73 del DPR. 309 del 1990). Nella ricerca dell’uomo  gli agenti della Mobile non potevano non passare letteralmente al setaccio diverse abitazioni, parchi, luoghi ed esercizi pubblici di interesse investigativo in tale settore, anche a Fontivegge. Infatti, nel corso di uno specifico servizio di appostamento ed osservazione, di pomeriggio, lo hanno notato fare ingresso all’interno di un noto internet point della zona.

Immediato il blitz: gli agenti hanno fatto irruzione nel locale, immobilizzando il tunisino ed accompagnandolo in Questura per la formalizzazione della cattura. Il soggetto, fotosegnalato ed informato circa il contenuto del provvedimento emesso a suo carico, che con ogni probabilità già conosceva, avendo fatto perdere ogni traccia di sé in città, è stato poi accompagnato a Capanne, dove dovrà scontare la sua pena.

Numerosi i trascorsi del catturato: oltre ai provvedimenti di espulsione del Questore di Perugia, annualmente emessi, eseguiti e puntualmente disattesi, risale al dicembre 2008 la sua prima segnalazione per ingresso illegale sul territorio dello Stato a Lampedusa, un anno dopo viene denunciato a Perugia per lo stesso reato, arrestato qualche mese dopo dai Carabinieri di Perugia sempre per tale reato, arrestato per motivi di droga nel gennaio 2010 e nel febbraio dello stesso anno sempre ai sensi della legge sugli stranieri, nuovamente arrestato un mese dopo (3 arresti in 3 mesi), poi nuovamente nel 2011 e nel settembre 2013 arrestato per droga da questa Squadra Mobile. Nella circostanza, l’uomo venne sorpreso, all’interno del parco denominato “Cico Mendez”, mentre recuperava dello stupefacente (circa 15 grammi di eroina) in un anfratto, accuratamente occultato; nella circostanza, per evitare sorprese, girava con un grosso cane di tipo “PITBULL”, ma ciò nonostante gli agenti riuscirono a bloccare lo spacciatore ed a trarlo in arresto in flagranza di reato. L’operazione descritta venne eseguita sempre dalla Sezione “Antidgroga”: è per questo che il ricercato, appena ha visto gli agenti dentro l’internet point, ha subito perso ogni speranza di farla franca e si è immediatamente arreso mettendo fine alla sua latitanza.

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