Perugia, espulso dall’Italia, rientra con un barcone ma viene individuato a Fontivegge

PERUGIA – Aveva lasciato l’Italia ed era stato riportato in Nigeria un anno e mezzo fa, ma, evidentemente, ha ben presto avvertito la nostalgia del Belpaese.

Così, come lui stesso ha confessato agli uomini della volante che ieri lo hanno pizzicato a Perugia, il 29enne africano da alcuni mesi aveva raggiunto le nostre coste a bordo di un barcone e si era stabilito nuovamente nel capoluogo umbro.

Nella mattinata del 13 gennaio, però, la sua avventura italiana è giunta alla conclusione, perché gli agenti, dopo averlo individuato e controllato in zona Fontivegge,  hanno scoperto la sua storia e sono venuti a conoscenza della sua precedente espulsione.

A quel punto, la polizia ha arrestato il 29enne per violazione del divieto di reingresso in Italia, misura che viene applicata nei confronti dei soggetti allontanati dall’Italia proprio al fine di assicurare un’efficacia duratura alle espulsioni.

Nella mattinata odierna, il nigeriano è stato quindi processato per direttissima e immediatamente dopo è stato nuovamente accompagnato al di fuori del territorio nazionale.

In definitiva, la perfetta sinergia tra le volanti, dirette dal commissario capo Adriano Felici, e l’Ufficio Immigrazione, diretto dal vice questore aggiunto Maria Rosaria De Luca, ha consentito in breve tempo di rintracciare, punire ed espellere un soggetto che non aveva titolo a rimanere in Italia.

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