Perugia, evade dai domiciliari e commette furto: rintracciata 23enne

PERUGIA –  Erano da poco passate le 16.00 di ieri quando una chiamata al 113 segnalava il furto di un portafoglio commesso in un supermercato del centro. Il richiedente riferiva che una ragazza si era introdotta nel negozio ed aveva chiesto di poter usare il bagno. Non essendovi bagni ad uso pubblico, il personale aveva comunque indicato il bagno riservato ai dipendenti. Entrata nella toilette, la giovane ne era uscita poco dopo fuggendo.

Insospettito dal comportamento una dipendente si era recata in bagno e si era accorta che le era stato asportato il portafogli. Dato l’allarme ad un collega, questi si metteva all’inseguimento della ragazza riuscendo a bloccarla ed a afrle riconsegnare il maltolto. La giovane riusciva, però, a divincolarsi e darsi alla fuga. Poco dopo le 17:30, tuttavia, una nuova chiamata al 113 chiedeva l’intervento della polizia in un bar non distante dal citato negozio il cui titolare riferiva che una ragazza si era introdotta nell’esercizio ed aveva ordinato una lattina di bibita analcolica. La donna si era poi recata in bagno uscendone circa venit minuti dopo. Data la stranezza del comportamento, il titolare si era recato alla toilette per verificare che fosse tutto a posto ed aveva trovato la lattina tagliata in due ed una siringa. All’arrivo della volante, i poliziotti trovavano la giovane ancora nascosta nel bagno e la identificavano per una 23enne perugina con pregiudizi per lesioni, rapina, fuga a seguito di sinistro stradale con lesioni.

Accompagnata in Questura, le verifiche rilevavano che la donna era sottoposta alla misura degli arresti domiciliari ad Assisi in esecuzione di misura cautelare disposta alla fine di maggio di quest’anno dal G.I.P. d Perugia per il reato di rapina impropria. Dagli accertamenti investigativi è emerso che la 23enne fosse la stessa ragazza resasi responsabile poco prima del furto nel supermercato. Arrestata per il reato di evasione e denunciata per furto aggravato ed insolvenza fraudolenta, la donna è stata trattenuta nelle camere di sicurezza della Questura a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa di essere giudicata con rito direttissimo all’esito del quale il Giudice ha disposto il ripristino della misura dei domiciliari.

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