Perugia, operazione anti droga: smantellata banda di trafficanti, blitz nell’african shop di Fontivegge

PERUGIA  – Ha portato a 10 arresti l’operazione anti droga, eseguita dalle prime luci dell’alba di ieri dalla Polizia di Perugia finalizzata alla disarticolazione di un sodalizio criminale composto da cittadini nigeriani dediti alla gestione di una vera e propria “piazza di spaccio” avente quale base logistica e di coordinamento un noto african shop che si trova nella zona della stazione di Fontivegge.

L’operazione è stata condotta dalla I° Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Perugia con la collaborazione delle Squadra Mobile di Ancona e Viterbo e del Reparto Prevenzione Crimine “Umbria e Marche” e coordinata dal Servizio Centrale Operativo (SCO) della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, oltre al contributo tecnico del Servizio Polizia Scientifica.

L’operazione, finalizzata alla esecuzione di 13 misure cautelari (9 custodie in carcere e 4 obblighi/divieti di dimora), nonché all’esecuzione di 6 provvedimenti di espulsioni” (chieste dalla Procura della Repubblica di Perugia, p.m. Dr. Petrazzini ed emesse dal gip del Tribunale Dr. Claudiani), si sta svolgendo in varie zone della provincia.

L’operazione di oggi arriva a conclusione di una attività d’indagine condotta grazie a due diverse tecniche di acquisizione probatoria: in primo luogo, la predisposizione di un complesso sistema di videoregistrazione sull’area di interesse, nonché di telecamere e microfoni per l’intercettazione ambientale all’interno dell’“african shop”, luogo di “raccordo” tra i vari pusher; e i continui e puntuali interventi nell’immediatezza delle cessioni di stupefacente, il sequestro del quantitativo appena acquistato e la successiva escussione, a riscontro, dei vari tossicodipendenti/acquirenti.

Nel corso dell’attività investigativa sono stati effettuati oltre 50 (cinquanta) recuperi di stupefacente da altrettanti acquirenti, in alcuni casi minorenni.

Bastava recarsi nell’African shop e chiedere – è stato ricostruito nel corso della conferenza stampa – e c’era droga per tutti anche per i minorenni.

Al termine di un delicato lavoro di indagine attraverso microspie e telecamere nascoste è stato possibile ricostruire il giro di spaccio smantellato oggi dalla squadra mobile di Perugia. In manette sono fini 10 nigeriani (altri tre sono ricercati) per avere smerciato eroina, cocaina, marijuana e hashish.Per sei stranieri che in passato avevano chiesto asilo politico in Italia l’ufficio immigrazione ha avviato i procedimenti di espulsione e sono stati quindi condotti in un Cie.

L’inchiesta denominata Mama boys era partita a ottobre. Le indagini, coordinate dal pm Giuseppe Petrazzini della Direzione distrettuale antimafia, hanno consentito di accertare ciò che si muoveva all’interno e all’esterno dell’African shop, oggetto di numerose segnalazioni da parte di residenti, negozio di Fontivegge che è stato messo sotto sequestro.

Non è stato semplice per la polizia procedere ai riconoscimenti perché gli stranieri si camuffavano continuamente con sciarpe e berretti.
Gli investigatori hanno filmato cessioni di droga a donne con il passeggino, a diversi minorenni e a una cinquantina di tossicodipendenti. Secondo la polizia veniva praticato spaccio al dettaglio (ai tossicodipendenti) e all’ingrosso (ai nordafricani che a loro volta rivendevano la droga), per questo è scattata per alcuni indagati l’accusa di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio.
Le indagini sono ancora in corso per comprendere la provenienza della droga.

“L’operazione messa a segno dalla questura perugina è l’ennesima dimostrazione dello straordinario lavoro che le forze dell’ordine stanno facendo – ha commentato il sindaco Andrea Romizi – Un’operazione che stronca una centrale di spaccio di sostanze stupefacenti in città  e che fa seguito agli arresti dei mesi scorsi che avevano interrotto un traffico di droga internazionale. Il ringraziamento, da parte  mia e  di tutta la cittadinanza, va alle istituzioni, al questore, ai reparti della Squadra Mobile di Perugia, Ancona e Viterbo, al Reparto Prevenzione Crimine “Umbria e Marche” coordinata dal Servizio Centrale Operativo (SCO) della Direzione Centrale  Anticrimine della Polizia di Stato, al Servizio di Polizia Scientifica. L’azione di tutti avvalora – ha concluso il sindaco –  ancora una volta, se ce ne fosse bisogno,  che non c’è la minima intenzione di abbassare la guardia e che il livello di attenzione è alta”.

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