Perugia, spaccio alla stazione Sant’Anna: due arresti

PERUGIA – Nella serata di ieri, i Carabinieri di Perugia hanno inferto un altro colpo agli ambienti dello spaccio di stupefacenti del capoluogo umbro. I militari delle Stazioni di Perugia e Perugia Fortebraccio, nel corso di un mirato servizio finalizzato al contrasto del traffico di droga nelle zone della città considerate più a rischio, grazie anche alla fattiva collaborazione di alcuni residenti che hanno segnalato al 112 anomali “movimenti” di giovani tossicodipendenti, hanno tratto in arresto due cittadini tunisini, entrambi con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’anonima segnalazione al 112 non dava adito a dubbie interpretazioni: “due ragazzi stranieri  stanno spacciando nei pressi della Stazione ferroviaria di Sant’Anna”. Immediato l’intervento dei Carabinieri che, entrati in azione, hanno neutralizzato i due magrebini, mentre erano intenti a contabilizzare i guadagni della loro fiorente attività. I due individui, vistisi scoperti, al fine di eludere il controllo e sottrarsi alle proprie responsabilità, hanno tentato la fuga in direzioni opposte, sperando di farla franca e ignari del fatto che le pattuglie avevano loro bloccato ogni percorso. Mentre uno dei fuggitivi si è arreso all’evidenza, consegnandosi spontaneamente,  l’altro, più giovane d’età, non si è rassegnato, scaraventandosi contro i militari che gli sbarravano il passaggio. Ne scaturiva una colluttazione, al termine della quale i Carabinieri, sebbene feriti, sono riusciti ad ammanettarlo. A seguito delle perquisizioni personali effettuate sul posto, i due sono stati trovati in possesso:

  • il più giovane, di due involucri di cocaina, del peso complessivo di circa un grammo, di tre telefoni cellulari e della somma di 1.103,00 euro, suddivisa in banconote di vario taglio;
  • l’altro, di 24 bustine termosaldate, contenenti complessivamente 14 grammi circa di eroina, 12 stecche di hashish del peso di 25 grammi circa e della somma di 82,00 euro.

Gli arrestati sono stati tradotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il più giovane dovrà anche rispondere del reato di lesioni, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. Infatti, per due dei Carabinieri intervenuti è stato necessario fare ricorso alle cure mediche, in conseguenza della colluttazione, riportando una prognosi rispettivamente di 30 e 7 giorni.                     

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