Terni, ex Camuzzi, ex lanificio Gruber, Parco Rosselli: i buchi neri della città

TERNI – I blitz della Polizia (almeno 15 negli ultimi 4 anni) non hanno fermato spacciatori, tossici, balordi nella zona ex Camuzzi. Una zona presa di mira un po’ da tutti. I muri alzati per proteggere la sede, a due passi dalla stazione ferroviaria, non hanno impedito a queste persone di entrare, di sostare, di dormire lì. In quella zona della città gli spacciatori, africani per lo più, controllano tutto come fosse casa loro. La storia dell’ex Camuzzi però non finisce qui. Pochi giorni fa la polizia ha trovato in un locale sotterraneo degli ex uffici del gas, tre famiglie senza casa. Uomini e donne con i figli piccoli partiti dalla Romania in cerca di un lavoro. La loro “nuova casa” era costituita da semplici materassi buttati in terra, da stanze fatiscenti con condizioni igienico-sanitarie da brivido. Quell’area è diventata “la casa di tutti”. La polizia ha bloccato una trentina di spacciatori, li ha rispediti a casa, ma loro sono tornati lì, come se nulla fosse accaduto. Stessa identica storia all’ex lanificio Gruber, a due passi dalla questura di Terni. Qui, non solo balordi e disperati, ma siringhe, resti di cibo, immondizia ovunque. La gente anche lì entra, senza badare a lucchetti o recinzioni. Cosa cambia al parco Rosselli? Assolutamente nulla. Da tempo ormai è sorvegliato da spacciatori grandi e piccoli. Marocchini, tunisini hanno fatto di quel posto la loro casa. Una zona teatro di decine di arresti. In quel parco c’è un mercato fiorente di droga che sta crescendo di giorno in giorno. La narcotici lavora senza sosta per cercare di bloccare il via vai di compra-vendita. I numeri parlano chiaro: 4 le persone morte per overdose,  12 quelle salvate, quasi in fin di vita. La polizia ha sequestrato 190 chili di droga tra marijuana, hashish, cocaina ed eroina e arrestato quaranta spacciatori. Sessanta in totale le persone denunce.

 

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