Terni, casa di riposo degli orrori: sei condanne per anziani maltrattati. Pene pesanti ai titolari

A distanza di dieci anni dal blitz della guardia di finanza è arrivata la sentenza sui maltrattamenti ai danni degli anziani ospiti della casa di riposo ex Villa Maria Luisa di Terni. Alcuni reati si sono prescritti mentre dei dieci indagati ben tre sono nel frattempo deceduti. Il Tribunale di Terni ha condannato sei dei sette imputati rimasti: sei anni e quattro anni e sei mesi di reclusione per i due titolari (madre e figlio); cinque anni di reclusione per un medico ternano che svolgeva la funzione di direttore sanitario della struttura; quattro anni di reclusione per due operatrici e sei anni di reclusione per una terza operatrice. L’unica assoluzione è per una quarta operatrice. La prescrizione invece ha salvato i titolari della struttura dall’accusa di aver utilizzato farmaci scaduti. Il tribunale ha deciso inoltre il risarcimento a favore dei familiari di tre anziani che si sono costituiti parte civile al processo. L’inchiesta risale all’estate del 2013 quando le Fiamme Gialle scoprirono atteggiamenti umilianti e vessatori nei confronti degli anziani. Schiaffi, lanci di bottiglie di plastica, gesti minacciosi e strattonate emersero dall’attività investigativa dei finanzieri. Una indagine che svelò anche altro: ospiti legati al letto, uso di farmaci calmanti, operatori sanitari costretti al silenzio e minacciati di perdere il posto di lavoro se avessero parlato o se avessero aiutato gli ospiti. Sei furono le misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Terni su richiesta della Procura della Repubblica. La casa di riposo fu posta sotto sequestro.