Ciclone Bandecchi, il patron della Ternana si candida a sindaco di Terni: “Poi sarà la volta della Regione Umbria”. Conflitto di interessi ? “Macché….”

“Ho un grande programma di sviluppo per la città”: il presidente della Ternana calcio Stefano Bandecchi ha ufficializzato la sua candidatura a Sindaco di Terni. Lo ha fatto oggi nel corso di una conferenza stampa. Bandecchi si presenterà con “Alternativa popolare”, di cui è segretario. “Bisogna riportare  a Terni – ha detto – lavoro, economia, industria, sport e benessere. Ho deciso di candidarmi quando la Regione Umbria ha detto si al nuovo stadio e no alla clinica e quindi ha detto no alla sostenibilità economica per il nuovo impianto”. Ma l’ambizione del patron della Ternana non si ferma alle prossime elezioni comunali. ” Alternativa popolare – ha proseguito Bandecchi – è un progetto politico che parte da Terni e sarà presente anche alle prossime elezioni regionali, nazionali ed Europee. Alternativa popolare è nel Partito popolare europeo e ho come obiettivo di riunire tutte le forze politiche italiane  che fanno parte del Ppe”. Poi ha aggiunto: ” Sono un liberale e non un fascista come qualcuno ha detto. Sono un uomo di centro e Alternativa popolare sarà un partito di centro che guarderà più a destra e sarà pronta a fare alleanze con il centrodestra o altrimenti andremo da soli”. Il patron della Ternana esce quindi allo scoperto dopo la coda velenosissima della tormentata vicenda stadio-clinica. Intende ridisegnare gli equilibri “geopolitici” di Terni e dell’Umbria e prova a giocare d’anticipo. ” La mia candidatura non sarà un’operazione simpatia, a Terni di sindaci simpatici già ci sono stati negli ultimi 30 anni”, chiarisce Benadecchi. “Terni ha bisogno di qualcosa di importante – aggiunge il presidente rossoverde – e se non sarò eletto Sindaco starò all’opposizione, ma con la mia candidatura voglio far uscire la città dalla sua comfort zone”. La cura della città, l’arte, l’archeologia e la cultura in generale per Bandecchi saranno alcune delle linee guida a cui si ispirerà il suo eventuale mandato da Sindaco. Su eventuali conflitti di interesse che potrebbero esserci se sarà eletto il presidente della Ternana si dice convinto “che non ce ne siano, anche se si facesse la clinica, ma se la legge dovesse dire il contrario me ne andrei a casa”.