Congresso Pd, anche in Umbria Bonaccini avanti ma la partita è aperta: con chi sta l’establishment umbro

Il  Pd si avvicina a piccoli passi all’appuntamento del voto per scegliere il nuovo segretario nazionale. Si è iniziato a votare nei circoli in attesa del 26 febbraio quando saranno aperti i gazebo per le primarie. La prima sensazione, anche in Umbria, è che la sfida tra schieramenti sta prendendo il sopravvento sulla sfida delle idee. E questo non è sicuramente un bel segnale. Per ora comunque la sfida tra i quattro candidati è tutta interna ai circoli dove al voto sono chiamati soltanto gli iscritti. Dal voto nei circoli sono però già emersi alcuni elementi: Stefano Bonaccini si vede confermato quale candidato favorito, ma il distacco è più stretto di quanto non si prevedesse. Si tratta naturalmente di una prima fotografia parziale. Ma, la partita non è chiusa affatto, soprattutto se si genera l’idea che Schlein può farcela. La ragione è semplice: gli iscritti – pochissimi – votano secondo il posizionamento delle correnti, c’è poco voto di opinione e molto voto di appartenenza. Invece nelle primarie aperte c’è anche una buona quantità di voto di opinione, soprattutto se ai gazebo ci andrà molta gente. In Umbria si è votato in pochi circoli: qualcuno di Perugia, altri nell’Orvietano e altri ancora disseminati su territori marginali. Il grosso voterà in questo weekend. Dai primi dati emergono tre cose: pochi iscritti e poco più della metà votano; assenza di un dibattito vero sull’idea di partito e di Paese; Bonaccini supera il 50% ma la Schlein va sopra la soglia del 30%. Si difende Cuperlo (8%), non pervenuta la De Micheli. Da qui a domenica si capirà meglio quale distacco ci sarà tra Bonaccini e la Schlein. In Umbria c’è comunque una cosa positiva: per ora non si registrano tesseramenti raddoppiati, non ci sono denunce su tessere fittizie e non emergono cattiverie. Al giorno d’oggi non è poco. Gli schieramenti sono rimasti quelli di inizio congresso. I quattro consiglieri regionali (Simona Meloni, Tommaso Bori, Fabio Paparelli e Michele Bettarelli) sono tutti schierati per Stefano Bonaccini. Idem al Trasimeno: i sindaci Matteo Burico (Castiglione del Lago), Roberto Ferricelli (Piegaro), Sandro Pasquali (Passignano sul Trasimeno), Giacomo Todini (Magione), Cristian Betti (Corciano) e il segretario del Lago Stefano Vinti appoggiano con forza il presidente della Regione Emilia Romagna. Stessa posizione assunta anche da Massimiliano Presciutti (Gualdo Tadino), Luca Secondi (Città di Castello)Paolo Fratini (San Giustino), Mirco Rinaldi (Montone), Letizia Michelini (Monte S.Maria Tiberina), Mario De Carolis (Cascia), Lorenzo Lucarelli (Narni), Marsilio Marinelli (San Venanzo), Giampiero Lattanzi (Guardea), Daniele Longaroni (Castel Viscardo), Federico Gori (Montecchio). Sempre con Bonaccini ci sono gli eugubini Diego Pierotti, Giovanni Manca, Marco Cardile, Andrea Smacchi; gli spoletini Stefano Lisci, Marco Trippetti, Andrea Rossi; i consiglieri comunali di Perugia Erica Borghesi, Elena Ranfa, il segretario Pd Sauro Cristofani e altri presidenti di circolo. Per Elly Schlein sono scesi in campo l’ex deputata Marina Sereni, la parlamentare europea Camilla Laureti, il capogruppo Pd del comune di Perugia Sarah Bistocchi, i giovani democratici Lorenzo Ermenegildi, Michelangelo Grilli, Benedetta Baiocco, Tiziana Qama, Michele Di Girolamo (figlio dell’ex sindaco di Terni), Raffaele Di Micco e Luca Serantoni. Sempre per la Schlein ci sono Gionata Gatticchi (Città di Castello), Alessio Meloni, Alessandro Torrini e Mariella Spadoni di Castiglione del Lago. Anche per Gianni Cuperlo ci sono sostenitori con un passato importante: Fabrizio Bracco (ex parlamentare), Wladimiro Boccali (ex sindaco Perugia), Valeria Cardinali (ex senatrice), Pierluigi Sinelli (segretario Pd Terni). Insomma, dietro a tutti i candidati c’è un pezzo consistente di establishment del partito di ieri e di oggi.