Cortei e sit-in no pass vietati nei centri storici: Prefetti di Perugia e Terni pronti ad intervenire. I manifestanti di Assisi senza mascherina

Arriva la stretta del governo sui cortei “No Pass”, condivisa tra l’altro anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Basta cortei nel centro delle città,  sit-in solo con mascherina e da oggi regole più strette. L’obiettivo è quello di evitare ulteriori impennate dei contagi, come si è visto nelle ultime settimane soprattutto a Milano e Trieste, e prima ancora a Roma. In Umbria, l’ultima manifestazione contro il green pass è stata quella di tre giorni fa ad Assisi, dove hanno partecipato circa 300-400 persone. Il corteo, partito da Santa Maria degli Angeli per raggiungere la Rocca, si è svolto nella massima tranquillità ma la stragrande maggioranza dei manifestanti si è presentata senza mascherina e piuttosto assembrata. In realtà, quando il corteo è passato nel centro di Assisi c’è stato più di uno scambio di battute tra alcuni manifestanti e cittadini che rivendicavano il diritto di poter vivere in sicurezza, oltre ad alcuni commercianti che denunciavano i danni subiti per colpa di certe manifestazioni. Quando sono arrivati sotto la sede del Comune hanno indirizzato un fischio collettivo nei confronti della sindaca di Assisi Stefania Proietti, colpevole soltanto di aver espresso ” profonda perplessità e preoccupazione per questo tipo di eventi  in questo particolare momento storico”. Con le nuove disposizioni del Ministero dell’Interno, oggi quel corteo non sarebbe stato sicuramente autorizzato. La ragione è semplice: la libertà di manifestare resta naturalmente garantita ma lontano dai centri storici e dalle strade dedicate allo shopping.  Niente cortei quindi e sit-in spostati in altre aree valutate volta per volta dai Prefetti  per evitare blocchi della circolazione e rischio di impennata dei contagi, come si è visto in tante altre città. I Prefetti di Perugia e Terni hanno già iniziato a pianificare, in accordo con i sindaci, una serie di provvedimenti per venire incontro anche alle legittime esigenze dei commercianti. La linea scelta è netta e non prevede sconti: manifestare per le proprie idee è giusto ma nel rispetto dei diritti e della libertà di tutti. Da oggi non si potrà manifestare vicino a obiettivi sensibili, nei centri storici, nelle zone dedicate allo shopping, in aree a forte richiamo turistico. Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha anche sollecitato i Prefetti perché vigilino sulle manifestazioni o sit-in e se necessario imporre l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto. Ieri, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato, con determinazione,  che ” forme legittime di dissenso non possono mai  sopraffare il dovere civico di proteggere i più deboli: dobbiamo sconfiggere il virus, non attaccare gli strumenti che lo contrastano e lo combattono”.