Elezioni, è partita la caccia al posto sicuro: ecco tutti i nomi. Il caso Pillon, rebus ternano di Fdi e la new entry del Trasimeno

Virgilio Caparvi, segretario regionale della Lega e sindaco di Nocera Umbra, compirà quaranta anni proprio il prossimo 25 settembre, quando gli umbri saranno chiamati a scegliere i parlamentari della XVIIII legislatura. In queste ore attende con ansia di sapere se sarà o meno candidato dal suo partito. Da Roma garantiscono che le liste saranno compilate nei prossimi giorni e, forse, per Caparvi un posto si troverà. Forse, perché in questi momenti c’è chi entra Papa e poi esce cardinale. Certo, invece, di tornare a Roma è l’altro leghista tifernate Riccardo Augusto Marchetti. Chi rivendica con decisione la riconferma è la senatrice ternana Valeria Alessandrini, insegnante, eletta l’8 marzo del 2020 , subentrata in sostituzione di Donatella Tesei dimessasi subito dopo l’elezione a governatrice dell’Umbria. Proprio l’Alessandrini potrebbe scavalcare Caparvi mettendo a rischio la sua riconferma. Chi rischia seriamente di restare a piedi è il senatore leghista Luca Briziarelli di Passignano sul Trasimeno, eletto appena 4 anni fa. Chi, invece, è sicuro di tornare a casa è l’altro senatore leghista Stefano Lucidi, ex M5S , spoletino, passato con Matteo Salvini poco dopo la sua elezione. Discorso a parte merita il senatore Simone Pillon, 51 anni, residente a Corciano, eletto quattro anni fa in Lombardia. Non è un mistero che il più grande sostenitore del Family day e ultra cattolico della Lega, sperasse in una candidatura in Umbria anche perché al Nord di posti liberi non ce ne sono tanti, a differenza dell’ultima volta. Dentro Forza Italia, invece, la soluzione trovata è più semplice: Raffaele Nevi candidato nell’uninominale Camera Umbria 2 (Terni, Foligno, Spoleto, Valnerina) mentre Fiammetta Modena farà la capolista nel proporzionale Camera. Restano naturalmente i mal di pancia perché la senatrice perugina dovrà sperare nella lotteria dei resti che il più delle volte riserva sorprese anche clamorose. Quadro meno complicato per Fratelli d’Italia: candidature blindate per Emanuele Prisco ( capolista Camera proporzionale) e Franco Zaffini (capolista Senato proporzionale). Il partito di Giorgia Meloni però prenderà un terzo parlamentare: Marco Squarta, presidente del Consiglio regionale, possibile candidato nel collegio uninominale Camera deputati “Umbria 1” (Perugia, Alto Tevere e tre comuni del Trasimeno). Resta un solo problema da risolvere per la Meloni: Prisco, Zaffini e Squarta sono tutti candidati di Perugia con la provincia di Terni completamente abbandonata. Una situazione giudicata paradossale e quindi inaccettabile per i dirigenti ternani di Fdi. Per questo non è da escludere un ripensamento negli ultimi giorni con una ulteriore e più attenta riflessione da parte dei vertici nazionali del partito. In questo caso il terzo candidato di Fdi sarebbe Alfredo De Sio, 63 anni, ex consigliere regionale dell’Umbria, impegnato sin dagli anni ’80 nel consiglio comunale di Terni per il Msi. Giacomi Leonelli, invece, sarà capolista nel proporzionale Camera per Azione di Carlo Calenda. Leonelli, ex segretario regionale del Pd, è stato anche consigliere regionale dei democratici. Ha lasciato il Pd nel marzo del 2021 per passare ad Azione. Nel Pd la griglia di partenza prevede: Anna Ascani capolista Camera nel proporzionale; Valter Verini capolista Senato proporzionale; Gianluca Rossi al secondo posto nella lista proporzionale Camera. Per il collegio uninominale Camera 1 ci sono tre proposte: i sindaci Cristian Betti (Corciano) e Giacomo Chiodini (Magione) e quella del segretario Pd del Trasimeno Stefano Betti. Per il collegio uninominale Camera 2 il segretario regionale Tommaso Bori è orientato a scegliere tra la ternana Francesca Malafoglia, ex vicesindaco con Di Girolamo, Marco Trippetti attuale presidente del consiglio comunale di Spoleto e Joseph Flagiello, ex assessore della giunta Mismetti.