Inaugurazione dell’Anno giudiziario, Sottani: “In Umbria inquieta la criminalità economica diffusa”

Inaugurato l’anno giudiziario 2024 della Corte d’appello di Perugia che comprende l’intero territorio dell’Umbria. Una cerimonia solenne  che si è svolta presso l’aula Goretti alla presenza di numerose autorità, a cominciare dai rappresentanti del Csm, Marcello Basilico e del ministero della Giustizia, Nicola Selvaggi. Una cerimonia caratterizzata dallo scollamento tra gli interventi della politica per riformare la giustizia e il suo concreto funzionamento quotidiano. Una inaugurazione che quest’anno cade il giorno della Memoria. Ad aprire la cerimonia la relazione della presidente facente funzione della Corte d’Appello, Claudia Matteini che ha ricordato come “dopo anni caratterizzati da restrizioni determinate dall’emergenza sanitaria, si è tornati a celebrare l’inizio dell’anno giudiziario con una cerimonia aperta al pubblico che ne sottolinea ancora di più l’importanza non solo per la magistratura ma per l’intera collettività”. Ha quindi definito il trascorso anno giudiziario “faticoso ma nel complesso positivo” e si è detta “convinta di poter affermare che gli uffici giudiziari umbri saranno in grado di portare avanti positivamente il processo di miglioramento già avviato consolidando i risultati già raggiunti e percorrendo con successo la strada indicata dagli obiettivi Pnrr”. E’ stata poi la volta del procuratore generale di Perugia, Sergio Sottani. “In Umbria – ha sottolineato Sottani –  deve inquietare una criminalità economica diffusa che, come tale, pur non essendo diretta espressione di associazioni ne costituisce terreno fertile sia per l’infiltrazione che per un omertoso dialogo delinquenziale”. Sottani ha ricordato “l’accordo collaborativo tra la Corte d’appello e la procura generale” e ha sottolineato come “con gli uffici requirenti si sono adottate buone prassi organizzative e si sono tenuti incontri di autoformazione in tema di violenza di genere, linguaggio giudiziario, intelligenza artificiale, esecuzione penale, procura europea, riforma del processo civile e crisi d’impresa”. Parlando dei fenomeni criminali che destano maggiore preoccupazione nel territorio regionale il procuratore generale del capoluogo umbro ha fatto riferimento al traffico di droga, ai furti in abitazione e alle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico e finanziario. ” Si allude – ha spiegato Sottani – a tutta una serie di reati in allarmante aumento, quali quelli di falso in bilancio, violazioni finanziarie, autoriciclaggio e, soprattutto, bancarotte fraudolente patrimoniali”. Per quanto riguarda i reati commessi in contesti familiari, “sono diminuiti i reati di violenza di genere e quelli di stalking, mentre sono rimasti pressoché stazionari i maltrattamenti in famiglia”. “Sempre alto – ha proseguito Sottani – l’impegno sui reati in materia di infortuni sul lavoro, ambientali, informatici e contro la pubblica amministrazione. La popolazione detenuta rimane pressoché stabile nei quattro istituti carcerari umbri, con problemi di sovraffollamento per Orvieto e, soprattutto, Terni, dove il numero dei suicidi nella casa circondariale desta enorme preoccupazione”. Per Sottani “l’opinione pubblica nutre sempre meno fiducia nell’amministrazione della giustizia” ma “la risposta della magistratura non può essere ipocrita, nel vano tentativo di giustificare condotte deontologicamente scorrete, né pavida, nel timore di urtare il potente di turno”.